Orsi, Fugatti agli animalisti: «Manifestare è legittimo, ma noi attendiamo il piano di trasferimento degli orsi»
Si è svolta il 23 aprile la prima manifestazione ufficiale in difesa degli orsi e contro il presidente della Provincia di Trento. I partecipanti, giunti al rifugio faunistico del Casteller, hanno dichiarato: «L'orsa JJ4 ingiustamente reclusa. I trentini non credono alle bugie di Fugatti»
VIDEO Protesta animalista
FOTO A difesa degli orsi trentini
TRENTO. Sull’elevata presenza di orsi in Trentino sul loro eventuale trasferimento è intervenuto anche oggi, domenica 23 aprile, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a margine della sua visita al Salone del Mobile di Rho a Milano.
«C’è un tavolo tecnico presieduto dal sottosegretario Claudio Barbaro che farà le valutazioni. Sulla situazione dell’orsa JJ4 (che ha ucciso Andrea Papi, 26enne di Caldes, il 5 aprile, ndr) c'è una valutazione dell'Ispra. Naturalmente era attesa anche prima della sentenza del Tar di Trento, quindi aspettiamo il percorso che dovrebbe essere, e lo spero, quello del trasferimento». Quanto invece alla possibilità di spostare gli orsi in altre Regioni italiane, come la Lombardia ha specificato «non è una valutazione che posso fare in questo momento».
Intanto, alle ore 14, sono arrivate le prime persone davanti al rifugio faunistico del Casteller, dove si trova l'orsa JJ4. Dopo i primi sit in, qualche conferenza stampa, i comunicati, è giunta l'ora della prima manifestazione ufficiale da parte degli animalisti in difesa degli orsi e contro la politica della Provincia e del presidente Maurizio Fugatti. Gli attivisti della «Campagna StopCasteller» hanno organizzato una domenica all'insegna della protesta e a sostegno dell'orsa JJ4, ribattezzata Gaia.
«Il ritrovo - spiegano in una nota i promotori Assemblea Antispecista e Collettivo Scobi - è stato fissato alle 13.30 alla stazione Villazzano, per poi spostarsi verso il Casteller. A seguito della cattura di martedì dell'orsa Gaia-JJ4 e del teatrino che è stata la conferenza stampa della Provincia, sentiamo la necessità di mobilitarci e di esprimere il nostro dissenso rispetto alle uccisioni e deportazioni annunciate, portando i nostri corpi davanti alla prigione in cui JJ4 è rinchiusa».
Sono circa 300 persone presenti. Tra i primi commenti in loco: «Le proposte di Fugatti sono irricevibili, siamo in piena campagna elettorale. L'idea di uccidere questi tre orsi è irricevibile. Gaia, Johnny e Amir liberi (ovvero gli orsi JJ4, MJ5 e M62, come sono stati ribatezzati, ndr). Fugatti è da anni che vuole sterminare questi orsi. Per fortuna noi siamo qua in questo momento e questa manifestazione è lanciata da animalisti del territorio. Siamo qui oggi per dire a Fugatti che i trentini e le trentine non credono alle sue bugie. Servono misure di prevenzione che oggi sono state completamente assenti. Gaia (orsa JJ4) è ingiustamente reclusa».
Il gruppo di "StopCasteller", che già da anni si batte per i diritti degli animali, se la prende con Fugatti: «Per il presidente della Provincia il destino di tre orsi è già scritto, non vi è margine di dibattito: per lui Gaia-JJ4, Johnny-MJ5 e M62 sono già morti. Non permetteremo che si paghi con la vita il prezzo della malagestione di Fugatti e dei suoi predecessori. Saremo presenti per solidarietà agli orsi rinchiusi, per quelli uccisi e per quelli che sono oggi nel mirino della Provincia e rischiano la vita o la deportazione non per colpa loro ma a causa di interessi politici ed elettorali. Contrasteremo la disinformazione e la propaganda che arrivano dalla giunta».
«Esempio eclatante delle dichiarazioni distorte è la questione dei famosi 50 esemplari a cui Fugatti continua a far riferimento, che dovrebbero essere il numero massimo previsto dal progetto. Falso: 50 è il numero minimo affinché la popolazione plantigrada possa considerarsi fuori pericolo di estinzione. E in ogni caso la sovrappopolazione non è materia del presidente, ma degli esperti che non abbiamo mai sentito esporsi a tal proposito». Domenica prossima, il 30, il Fronte Animalista ha in programma un'altra manifestazione, questa volta ad Ala, il paese del presidente Maurizio Fugatti.
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(Foto: l'Adige, Paolo Pedrotti)