Trentingrana, Latte Trento contro il consorzio: alzate i prezzi di questo formaggio o tutto il settore andrà in crisi
Dopo le accuse di Latte Trento a Concast di tenere troppo bassi i prezzi liquidati ai soci per la produzione di grana, il presidente del consorzio Stefano Albasini si è difeso dicendo che i prezzi sul mercato stanno risalendo gradatamente. Fatturato di Latte Trento passato da 52 a quasi 63 milioni di euro (74 con la controllata Trevilatte)
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TRENTO. Nonostante l’aumento dei costi di energia e materie prime, Latte Trento sca archivia un bilancio soddisfacente. A fronte del conferimento dei soci diminuito del 4%, il fatturato è passato da 52 a quasi 63 milioni di euro (74 con la controllata Trevilatte). La carenza di prodotto in estate e autunno ha impennato i listini. Ai soci vanno 37,3 milioni di euro, pari a 0,68 euro al litro (4 centesimi in più per la lavorazione Trentingrana).
Ma a tenere banco, nell’assemblea dei soci di Latte Trento sca, tenutasi oggi 27 aprile, è il “caso” Trentingrana. Dopo le accuse di Latte Trento al consorzio di tenere troppo bassi i prezzi liquidati ai soci per la produzione di grana, il presidente di Concast Stefano Albasini si è difeso dicendo che i prezzi sul mercato stanno risalendo gradatamente. Accorato appello di Simoni e degli assessori Tonina e Zanotelli a restare uniti e fare sistema.
Renato Costa, presidente di Latte Trento, nella sua relazione non le ha mandate a dire: “La nuova presidenza di Concast non sta portando risultati, anzi la situazione è peggiorata, e i ristorni sul prezzo dei prodotti che conferiamo sono letteralmente fallimentari. Con l’esplosione dei costi non conviene produrre a questi prezzi. Il Concast mette in difficoltà tutto il sistema”. Il direttore di Latte Trento, Sergio Paoli ha chiesto di alzare la remunerazione del grana.
Immediata la risposta di Stefano Albasini: “Abbiamo dovuto commercializzare una produzione record di Trentingrana arrivata nel 2022 a 108mila forme. Una superproduzione che ha avuto effetti sui prezzi di mercato. Nell’ultima parte dell’anno i prezzi hanno cominciato gradualmente ad aumentare, ma gli effetti veri si vedranno quest’anno”.
I numeri principali
La produzione di fresco è passata da 18,8 milioni del 2021 a 20,8 del 2022, il latte Uht da 22,9 a 22,3 milioni e il latte microfiltrato da 9,4 a 10,7 milioni. A Trento, nel caseificio di Spini, sono stati lavorati complessivamente 7,9 milioni di litri (nel 2021 9,8 milioni), in parte destinati alla produzione di formaggi molli e nostrani (5,2 milioni di litri) e in parte a Trentingrana (2,7 mil di litri, pari a 5.468 forme).
In generale, il 10% delle attività di Latte Trento è destinato alla produzione di Trentingrana. Il totale delle forme prodotte del 2022 è di 11.202 contro le 15.525 nel 2021, con un calo quindi del 30%. Il totale dei ricavi ha raggiunto il valore di 62.771.617 euro, contro i 52.311.044 dell’anno precedente. Con Trevilatte, il fatturato supera i 74 milioni di euro.
La premiazione dei soci.
Alcuni soci hanno ricevuto il premio per la qualità del prodotto conferito: sono
- Mario Bertoldi (quantità conferito tra 1.000 e 2.500 quintali annui),
- Sandro Saltolini e Cristian Oradini (oltre 2.500 quintali/anno). I soci con il punteggio più alto per il latte alimentare sono Matteo Montibeller (meno di 3.000 qli/anno),
- Marco Vettori (3.000-6.000) e Daniele Bonomi (più di 6.000 qli).
Il socio migliore per il latte di capra è Roberto Rossi.
Il rinnovo del Consiglio
L’assemblea ha eletto sette consiglieri, (in sostituzione di cinque in scadenza, compreso il presidente Costa, e due dimissionari). Tutti i consiglieri in scadenza naturali sono stati confermati.
Questi i loro nomi:
- Alberto Mazzola (Val del Chiese e Ledro),
- Romana Pallaoro (Alta Valsugana),
- Gianluca Graziadei (Trento e Valle dei Laghi),
- Marco Vettori (Vallagarina),
- Evan Zambotti ((Fiavé Bleggio e Comano),
- Daniele Adami ((Val Rendena),
- Renato Costa (Bassa Vasugana). Il nuovo presidente sarà nominato dal consiglio nella sua prima seduta.