Il mondo della scuola trentina scende in piazza: corteo e affollate assemblee in città
Questa mattina, 11 maggio, un migliaio di lavoratori hanno marciato e si sono riuniti davanti ai palazzi della Regione e della Provincia, dopo i due momenti separati per docenti della scuola a carattere statale (al cinema Vittoria) e per il personale della formazione professionale provinciale (al Grand Hotel Trento ). Sul tappeto fra i punti principali i rinnovi contrattuali, la stabilizzazione dei precari e le condizioni di lavoro
TRENTO Sperimentazione di un sistema integrato 0-6
SCUOLA «Ma chi vuole lo Zerosei?»: i dubbi di mille insegnanti
PROVINCIA L'assessore Bisesti: «A scuola troppi tre mesi di stop l'estate»
ASILI NIDO Protesta delle educatrici: «Sottopagate»
TRENTO. Questa mattina, a Trento, un migliaio di lavoratori si sono mobilitati, con corteo e manifestazione in piazza Dante, davanti ai palazzi della Regione e della Provincia.
La mobilitazione è stata promossa dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Gilda e Satos.
Si sono svolti anche due momenti separati in assemblea, per docenti della scuola a carattere statale (al cinema Vittoria) e per il personale della formazione professionale provinciale (al Grand Hotel Trento ).
Sul tappeto fra i punti principali i rinnovi contrattuali e la stabilizzazione dei precari.
Al Cinema Vittoria ed all'hotel Trento, dalle 8.30, le assemblee di insegnanti, personale Ata, assistenti educatori, formazioni professionale.
Attorno alle 11 si sono spostati sotto la pioggia in piazza Dante, davanti al palazzo della Regione.
I punti per quanto riguarda l'assemblea al "Vittoria" sono stati il disegno di legge Bisesti riguardante il nuovo percorso di carriera dei docenti della scuola a carattere statale. Ma anche la situazione nelle trattative dei rinnovi contrattuali, il potenziamento degli organici e la stabilizzazione precari, la questione dei vincoli di permanenza nella scuola in materia di mobilità.
Al Grand Hotel si è discusso del rinnovo contrattuale per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2024, il potenziamento degli organici, la stabilizzazione dei precari, nonché, anche qui, il vincolo triennale di permanenza nella scuola in relazione alla mobilità.
"Sappiamo - scrivono i sindacati - che per il rinnovo del triennio 2022/2024 della pubblica amministrazione, inclusa la scuola, servirebbero almeno 160 milioni di euro, pare che la Provincia voglia stanziare solamente 25 milioni insufficienti sia al raggiungimento di un aumento tabellare dignitoso sia all’adeguamento della parte giuridica del contratto.
Non sembra ci sia l’intenzione di aumentare neppure il potere di spesa del buono pasto, attualmente di 6 euro valore fermo al 2009".