Marmolada, una targa dedicata alla memoria delle undici vittime della tragica valanga
Collocata accanto alla statua in legno della Madonna dell’aiuto, recita: «Nel solco di questa roccia tanto amata, nella stretta del candido ghiaccio avete lasciato la vita. A voi il nostro più caro ricordo e la nostra preghiera»
ANNIVERSARIO 3 luglio 2022: una ferita profonda che rimane aperta
CERIMONIA La grande commozione ai piedi della Marmolada
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IL DRAMMA Marmolada, ore 13.43 del 3 luglio 2022: il tragico crollo
IL PODCAST Marmolada, la montagna ferita. Vita e morte di un ghiacciaio
PASSO FEDAIA. «Nel solco di questa roccia tanto amata, nella stretta del candido ghiaccio avete lasciato la vita. A voi il nostro più caro ricordo e la nostra preghiera». Una targa, accanto alla statua in legno della Madonna dell'aiuto, ricorda la 11 vittime della slavina di fango, ghiaccio e sassi che un anno fa cambiò per sempre la storia di numerose famiglie e della stessa Marmolada.
A Passo Fedaia, ai piedi del ghiacciaio, la cerimonia di commemorazione ad un anno dalla tragedia ha ricordato Filippo Bari, Liliana Bertoldi, Erica Campagnaro, Tommaso Carollo, Pavel Dana, Paolo Dani, Gianmarco Gallina, Davide Miotti, Martin Ouda, Manuela Piran e Nicolò Zavatta. Presenti i familiari, una folta rappresentanza dei soccorritori della Protezione civile e delle forze dell'ordine, i sopravvissuti e le autorità.
Durante la celebrazione, solo per pochi istanti la foschia ha svelato la cicatrice sul ghiacciaio: «Andare in montagna, sfidare l'imponenza della regina delle Dolomiti, è un atto di libertà e di responsabilità. È anche per questo motivo che le montagne vanno lasciate aperte, così come è sempre stato» ha osservato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti al termine della cerimonia. «Chi governa e chi amministra deve tener conto dei cambiamenti mettendo tutto l'impegno possibile affinché quell'atto di libertà e di responsabilità individuale non porti a tragedie come quella che stiamo commemorando» ha aggiunto.
«Come autorità locali abbiamo il compito di gestire un territorio e un ambiente unico e fragile: dobbiamo preservarlo e farlo progredire, nonostante non sia facile in un periodo di cambiamento sociale e ambientale. La strada che stanno affrontando familiari e amici delle persone che lassù hanno perso la vita, è ancora in salita. Siamo qui in tanti al vostro fianco, per affrontare questa strada insieme, come una cordata che sale la parete della Marmolada», ha detto il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard.