Grandi Carnivori, la Provincia di Trento pronta ad abbattere l’orsa F36: aveva rincorso due persone a Roncone
Il presidente Fugatti ha proposto al tavolo per Comitato per l’ordine e la sicurezza una legislazione di emergenza per orso e lupo in Trentino: «A fronte di una situazione straordinaria, si rende necessaria la messa a punto di percorsi straordinari». A sostenerlo anche il Consorzio dei Comuni
PAURA Coppia si trova di fronte l’orso
TRENTO. La Provincia di Trento ha ufficializzato la richiesta di parere all'Ispra per l'abbattimento dell'orsa F36, che lo scorso 30 luglio ha rincorso due escursionisti sopra l'abitato di Roncone, in valle del Chiese. Nella zona si è registrato un falso attacco anche il 6 agosto e l'amministrazione provinciale ritiene che si possa trattare dello stesso esemplare.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha inoltre avanzato, nell'ambito di una convocazione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, la proposta di una legislazione di emergenza in materia di orso e lupo in Trentino: «A fronte di una situazione straordinaria, si rende necessaria la messa a punto di percorsi straordinari». Il provvedimento è sostenuto anche dal Consorzio dei Comuni del Trentino.
«Oggi le abitudini delle persone, abituate a frequentare la montagna, mantenerla curata e coltivarla, stanno cambiando. Non possiamo consentire che i nostri cittadini rinuncino a vivere appieno il bosco» ha specificato il presidente del Consiglio delle autonomie locali, Paride Gianmoena. Durante l'incontro, il commissario del governo, Filippo Santarelli, ha chiesto di proseguire con l'informazione in favore della cittadinanza, il monitoraggio ed i servizi di controllo del Corpo forestale trentino, oltre a dare nuovo impulso alla distribuzione dei cassonetti “anti-orso”.