TRENTO. Aumentano le multe per il parcheggio "selvaggio" dei monopattini elettrici, lasciati in molti casi fuori dalle apposite aree, risultando di intralcio al passaggio di persone e veicoli. A confermarlo è la polizia locale che spiega come dopo l'episodio della rottura del bastone di una donna cieca incappata in un monopattino, erano stati predisposti maggiori controlli. Era maggio scorso quando Jennifer Pizzini, non vedente, si era imbattuta in un monopattino lasciato in bilico in mezzo al marciapiede di via Gocciadoro: la donna non solo aveva rotto il suo bastone, strumento fondamentale per lei per riuscire ad orientarsi, ma il mezzo le era anche caduto addosso. Così era arrivata in ritardo al lavoro, incapace di proseguire autonomamente nel suo cammino.

Un triste vicenda che oltre ad aver suscitato un gran clamore, aveva spinto le autorità competenti a prendere in mano la situazione per rafforzare i controlli e cercare una soluzione a un problema che ormai in città è presente da mesi.Ma in questi giorni in particolare, sono state tante le immagini circolate sui social, che ritraggono le diverse sanzioni lasciate sui monopattini. Trenta euro circa il costo della multa se pagata entro i 5 giorni dall'emissione: non si parla solo di mezzi privati ma monopattini utilizzabili attraverso la app, a cui quindi l'ufficio competente può risalire al nome e i dati dell'utente. Nonostante il monopattino non sia provvisto di targa infatti, come un'auto o un ciclomotore non significa che non sia sanzionabile.

«Nulla di nuovo - conferma la polizia locale - da quando sono in circolazione i monopattini provvediamo a rilasciare multe. Da mesi abbiamo rafforzato i controlli su questo fronte».

Sono diverse le aree nel comune di Trento dedicate al posteggio del mezzo elettrico che non può essere d'intralcio al passaggio di persone e veicoli. Sono tanti quelli che finiscono la loro corsa, abbandonando il mezzo di trasporto in mezzo a marciapiedi, aiuole e davanti ad abitazioni private.