Rifiuti: il termovalorizzatore verrà realizzato lungo l’A22. Tonina: dal Comune di Trento nessun ostacolo
La giunta provinciale ha approvato l'addendum al quinto aggiornamento al Piano provinciale di gestione dei rifiuti. La differenziata sfiora l’80%
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TRENTO. Sarà realizzato sul modello dell’impianto di Bolzano, anche se più piccolo, il termovalorizzatore che dovrà consentire al Trentino di chiudere “in casa” il ciclo dei rifiuti.
Lo ha spiegato il vicepresidente della giunta provinciale, Mario Tonina, annunciando l’approvazione, da parte dell’esecutivo di piazza Dante, dell'addendum al quinto aggiornamento al Piano provinciale di gestione dei rifiuti, dopo il via libera del Consiglio delle autonomie locali.
Sulla collocazione dell'impianto ci vorrà ancora qualche anno, ma, a quanto specificato da Tonina, «dovrà essere sull'A22, perché la maggior parte dei rifiuti proviene dalle città sull'asta dell'Adige, Trento e Rovereto». «Da parte del sindaco di Trento - ha concluso Tonina - non ho mai trovato un ostacolo per la collocazione dell'impianto nel suo Comune».
A quanto riferito da Tonina, la raccolta differenziata è passata dal 15% del 2000 a quasi l'80%, attuale.
«Oggi - ha precisato - possiamo tarare un impianto sulle quantità di residuo che sappiamo esserci e che saranno confermate nei prossimi anni, che sono 70-80.000 tonnellate. Le visite che sono state fatte con il Consiglio delle autonomie, la Giunta e con la terza commissione del Consiglio provinciale al termovalorizzatore di Bolzano, ci ha permesso di capire che quel tipo di impianto, realizzato nel 2014, può essere il modello, anche se più piccolo, anche per il Trentino».