La Provincia promette 160 nuovi appartamenti entro il 2025, sindacati critici: “Risorse in ritardo e si pensi ai giovani”
Cgil, Cisl e Uil: “Avremmo voluto che prima della campagna elettorale si attivasse l’osservatorio sulle politiche della casa per avviare una vera concertazione e mettere in campo una strategia compiuta e riforme strutturali”
GIUNTA Investimenti per 21 milioni di euro
TRENTO. “Gli interventi della Giunta provinciale sul fronte Itea sono assolutamente i benvenuti. Purtroppo arrivano in grave ritardo ma in perfetta sintonia con l’avvio della campagna elettorale. La Giunta Fugatti sposta qualche milione di euro a favore dell'edilizia sociale e delle incompiute di via dei Tigli e della Nave di Trento: confidiamo che sia davvero la volta buona dopo un ventennio per veder costruiti finalmente gli appartamenti sull'area che fu delle Palafitte e della Nave di s.Pio X a Trento Sud”. Lo dicono Manuela Faggioni (Cgil del Trentino), Michele Bezzi (Cisl del Trentino) e Walter Alotti (Uil del Trentino).
”Ricordiamo – proseguono – che le nuove costruzioni Itea sono state azzerate nell’ultimo lustro e che la società non riesce nemmeno a rimettere in circolo gli alloggi di risulta, ormai un migliaio, un decimo del suo patrimonio, a fronte di graduatorie che continuano ad ingrossarsi. Le politiche abitative sono essenziali per garantire alle famiglie meno abbienti di affrontare con fiducia e serenità anche questa fase di aumento dei prezzi che sta falcidiando il potere d’acquisto di chi lavora a reddito fisso. Avremmo voluto che prima della campagna elettorale si attivasse l’osservatorio sulle politiche della casa per avviare una vera concertazione e mettere in campo una strategia compiuta e riforme strutturali”.
E ancora: “Ci spiace che questo non sia stato possibile. E’ comunque un bene se si torna ad occuparsi di Itea e edilizia sociale, anche perché la casa è uno dei temi centrali anche per l’attrattività della manodopera e dell’impulso al settore edilizio, vista la imminente chiusura dei bonus edilizi 110% e la richiesta impellente di alloggi in affitto da parte delle famiglie più giovani e appunto delle aziende per la proprie maestranze. Oltre ad ancora più forti investimenti in Itea va rilanciato quanto prima l'housing sociale, in particolare il canone moderato per i giovani e tutta una serie di istituti di garanzia e aiuto per fare fronte alla difficoltà delle famiglie: dal fondo per la morosità incolpevole, al fondo di garanzia per gli affitti del settore privato ad aiuti per il pagamento dei mutui prima casa”.
“Si parta quindi davvero con lo sblocco – concludono i 3 sindacalisti – di questi investimenti a Trento Sud, ma pensi la politica ad affrontare finanziariamente, legislativamente e dal punto di vista della programmazione del territorio e del benessere sociale il tema casa, centrale per la ripartenza economica e sociale della nostra comunità autonoma trentina”.