Materne al via: per due bambini su tre, le famiglie chiedono l’orario prolungato
Da oggi, lunedì 4 settembre, in aula in Trentino 12479 piccoli (24 per classe il numero massimo) e 2067 insegnanti. In cinque anni il calo degli iscritti sfiora le 2mila unità. Il 13,3% sono stranieri
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TRENTO. Oggi, lunedì 4 settembre 12.479 bambini e 2.067 insegnanti, oltre a 890 unità di personale, distribuiti in 262 scuole, sono pronti per iniziare gli 11 mesi di attività del nuovo anno scolastico delle scuole dell'infanzia trentine. Sono questi i numeri principali e ufficiali forniti dal Dipartimento istruzione, con una serie di statistiche per fotografare la situazione.
I bambini sono sempre meno - il calo rispetto a dodici mesi fa è di 223 iscritti, mentre rispetto al 2018, quindi in soli cinque anni, è di 1.951 -, mentre sono in aumento le richieste di prolungamento d'orario da parte delle famiglie: il 66%, ovvero circa 8.250 bambini, farà "anticipo" e "posticipo" rispetto agli orari standard.
Un fatto che dimostra le difficoltà di conciliazione per mamme e papà, che per poter andare e tornare in tempo dal lavoro devono affidarsi al servizio aggiuntivo. Per gestire l'anno scolastico sono sul piatto 87,9 milioni di euro. Ma ecco nel dettaglio numeri, statistiche e curiosità in vista dell'apertura delle porte prevista lunedì mattina, con tanto di "poker" di visite da parte dell'assessore Mirko Bisesti e dei vertici del Dipartimento istruzione, che tra le 8 e le 11 saranno alle scuole in San Martino, al Sacro Cuore, a San Donà e a Cimone.
I numeri complessivi.I bambini iscritti sono 12.479: di questi, 7.550 (60,5%) frequenteranno le scuole equiparate e 4.929 (39,5%) le scuole provinciali. Le sezioni attivate sono 639 (quattro in meno rispetto al 2022), di cui 256 nelle scuole dell'infanzia provinciali e 383 nelle scuole equiparate. In merito all'organizzazione viene confermato il parametro che prevede l'accoglimento di 24 bambini per sezione anziché 25. In tema di organico, gli insegnanti sono 2.067 dei quali 1.213 assegnati alle scuole equiparate e 854 alle scuole provinciali. Sul totale, 1.379 insegnanti hanno un incarico a tempo pieno (25 ore settimanali) e 688 a orario ridotto. Sono inoltre 890 le unità di personale non insegnante complessivamente assegnate alle scuole dell'infanzia, delle quali 360 alle scuole provinciali e 530 alle scuole equiparate.
Bambini di origine straniera. A tenere in piedi il sistema scolastico sono sempre di più i piccoli alunni di origine straniera: tra est Europa, Africa, Asia e Sud America, senza dimenticare altri Paesi, il 13,3% dei bambini (1.661 su 12.479) sono nati o hanno i genitori nati all'estero. Le provenienze sono svariate, ma come accennato spiccano i paesi dell'Est europeo (815 in totale), in particolare Romania (355) e Albania (236). Rilevante è anche la presenza di bambini provenienti da paesi dell'Africa (411) con prevalenza di Marocco (175), Tunisia (61) e Algeria (11). Molto rappresentata anche l'Asia (328, di cui 187 bimbi dal Pakistan e 68 dall'India), mentre i sudamericani sono 59 e gli alunni di altri Paesi del mondo sono 48.
Montessori e "zerosei". Continua il progetto che riguarda la metodologia pedagogica Montessori, che interessa cinque scuole dell'infanzia: le equiparate Zanella di Trento, Chimelli di Pergine, Canossa di Lavis, Giardino d'infanzia di Riva e la provinciale Rione sud di Rovereto, con l'obiettivo principe di una contaminazione educativa fra tutte le proposte offerte nell'ambito dei contesti scolastici e che le esperienze ad indirizzo montessoriano possano diventare elemento di arricchimento per tutta la scuola. Prosegue inoltre la sperimentazione di esperienze zerosei volte a promuovere la continuità educativa fra scuola infanzia e servizi socio-educativi per la prima infanzia. Saranno oggetto di rinnovato monitoraggio le esperienze realizzate nelle scuole di Ruffrè e Pellizzano, ormai attive da alcuni anni e di nuova valutazione l'esperienza di Pergine Valsugana. Ma. Lu.