Montagna / I numeri

Ogni giorno dieci interventi, il presidente del Soccorso alpino: “Tante chiamate sono evitabili”

L’allarme di Walter Cainelli: serve più attenzione. Questa estate i soccorsi a favore di persone che hanno chiesto aiuto pur trovandosi illese (ovviamente al netto di coloro che sono rimasti coinvolti in incidenti senza riportare conseguenze, come ad esempio i compagni di cordata di scalatori feriti) in media sono stati quasi tre al giorno

IL CASO Colpito dal mal di montagna
SOCCORSO ALPINO Quasi 1400 gli interventi nel 2022
VIDEO Incredibile a 3 mila metri sul ghiacciaio in sandali infradito
PRESENA Sul ghiacciaio con le infradito, ecco i turisti del «selfie»

 

di Leonardo Pontalti

TRENTO. Soccorso alpino è una delle eccellenze del Trentino: decine di operatori sempre pronti a salvare persone in difficoltà. Anche questa estate il grande lavoro non è mancato ma il presidente Walter Cainelli lancia l'allarme: sempre più interventi potrebbero essere evitati con una maggiore preparazione degli escursionisti, che invece sottovalutano i rischi. Quest’estate sono stati circa 250 gli interventi portati a termine a favore di persone ritrovatesi in difficoltà in quota a causa di errori nella pianificazione degli itinerari, di escursioni intraprese nonostante avvisi e divieti, di persone portatesi in quota senza la dotazione o la preparazione necessaria per concludere felicemente una camminata.

Facendo due conti, i soccorsi a favore di persone che hanno chiesto aiuto pur trovandosi illese (ovviamente al netto di coloro che sono rimasti coinvolti in incidenti senza riportare conseguenze, come ad esempio i compagni di cordata di scalatori feriti) in media sono stati quasi tre al giorno.

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