Caro affitti e finanziamento dell'ateneo: gli studenti tornano in piazza a Trento
Manifestazione domani, martedì 26 settembre: "La vita da fuorisede diventa una realtà elitaria. Il caro affitti sovrasta le famiglie e il diritto allo studio è a rischio per mancanza di investimenti nell'istruzione, bilancio pericolosamente in rosso per l'ateneo", scrive Udu. Iniziative tutta la settimana in 25 città italiane
TRENTO Scatta la mobilitazione studentesca contro il caro affitti
RETTORE Ateneo, allarme conti: per il 2023 deficit tra i 10 e i 15 milioni
FOTO Ecco cosa è successo in città durante le manifestazioni
ALLOGGI Affitti alle stelle, la protesta degli studenti
ROMA. Torna la mobilitazione degli studenti, anche a Trento, sulle difficoltà e i costi per avere un'abitazione, ma anche sulle problematiche finanziarie dell'ateneo. Domani, martedì 26 settembre, si terrà una manifestazione in città, "per un vero diritto allo studio", si riprende il filo delle iniziative viste la primavera scorsa (nella foto). "La vita da fuorisede sta diventando sempre più una realtà elitaria. Il caro affitti sovrasta le famiglie e il diritto allo studio viene messo di continuo a rischio per una mancanza di investimenti nell'istruzione e per l'accessibilità di essa", scrivono gli studenti di Udu (Unione degli universitari) Trento.
"In tutto questo panorama - proseguono - si inserisce il bilancio dell'Università, pericolosamente in rosso già dalla chiusura del 2022, quando la perdita appariva di circa 4 milioni. Ad oggi si prevede ci possa essere una perdita tra i 10 e i 15 milioni. L'università non deve essere mera sopravvivenza o un insieme di costi insostenibili per le famiglie. Per questo motivo ti aspettiamo martedì 26 settembre dalle ore 11, davanti a sociologia, per pretendere azioni concrete e non solo apparenze che rendano l'università un sogno irrealizzabile.
"Se sei unə fuorisede - scrive Udutn agli studenti proponendo loro un questionario - ti sarai accortə che trovare un posto che si possa chiamare “casa” sta diventando impossibile. Compila il questionario della campagna nazionale "senza casa, senza futuro" sulla condizione abitativa di chi studia in università. Le difficoltà relative agli appartamenti non sono poche ed è certamente complicato gestire una sessione di esami mentre cerchi casa.
Per questo motivo il nostro impegno nei confronti di questa problematica non si ferma e vi riproponiamo, oggi più di ieri, questo questionario per far sentire la nostra voce ancora più forte. L'obiettivo della campagna è quello di garantire i diritti alla casa e allo studio: con un'indagine nazionale sulla condizione abitativa (evidenziandone criticità e possibili soluzioni), si avanzeranno delle proposte alle istituzioni e alla politica. Oltre al questionario, la campagna prevede ulteriori iniziative: una guida affitti per universitari fuorisede, in grado di fornire informazioni utili alle famiglie e allə studentə per orientarsi nel mercato abitativo e per conoscere le normative vigenti, le violazioni più ricorrenti e le possibili tutele, le condizioni di legalità, i benefici fiscali; l'apertura di sportelli di assistenza e consulenza; una piattaforma programmatica".
La mobilitazione sul caro studi e abitativo scatta a livello nazionale: "Stiamo piantando nuovamente le tende in Sapienza. Abbiamo deciso di protestare in quanto il Governo continua ad ignorare il caro studi e la crisi abitativa, senza attuare alcuna soluzione concreta. Ci sentiamo traditi rispetto alle promesse che avevamo ricevuto prima dell'estate", annunciano gli studenti dell'Udu che questa notte sono tornati a dormire nell'università romana. Una piccola anticipazione della mobilitazione nazionale dell'Unione degli universitari che inizierà ufficialmente oggi e durerà tutta la settimana, portando tendate, flash mob, presidi e striscionate in 25 città universitarie di tutto il Paese.
Lo slogan scelto è "Vorrei un futuro qui" e serve per chiedere misure urgenti per poter studiare e lavorare in Italia, senza dover emigrare all'estero. Il lancio ufficiale è oggi, davanti alla Sapienza, dove si terrà un presidio alle ore 10.30. Ma gli universitari non saranno da soli: sarà presente anche una delegazione parlamentare dei partiti di opposizione, oltre a esponenti della Cgil e delle associazioni che hanno deciso di incontrare gli studenti e sostenere la mobilitazione dell'Udu. Le prime iniziative dell'Unione degli Universitari si terranno a Lecce, Palermo, Torino, Bologna e Perugia, oltre che Roma. Nei giorni successivi si aggiungeranno le altre venti città.
"Il consiglio dei ministri - conclude Camilla Piredda dell'Udu - interverrà sugli idonei non beneficiari del precedente anno accademico che non avevano ancora ricevuto la borsa di studio, stanziando 17 milioni di euro. È un piccolo passo avanti, ma non è possibile rincorrere in questo modo le emergenze e fare aspettare un anno gli studenti senza borsa. Chiediamo alla presidente Meloni e al ministro Bernini di trovare urgentemente un miliardo di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri. Oltre a smettere di sprecare le risorse del Pnrr per gli alloggi privati che costano mille euro al mese".