Espulso da Trento e rimpatriato un 29enne ritenuto pericoloso: era stato "protagonista" anche alla Portela
Bloccato dalla polizia di Stato un cittadino tunisino, già condannato per spaccio e reati contro il patrimonio, noto anche perché in passato aveva creato allarme tra i residenti in centro
TRENTO. Il personale della questura di Trento ha espulso un cittadino tunisino di 29 anni, irregolare sul territorio nazionale e noto alle forze dell'ordine per spaccio, atteggiamenti violenti e reati contro il patrimonio. Il giovane è stato arrestato dalla Squadra volanti per violazione del divieto di avvicinamento alla compagna. Entrato in Italia illegalmente diversi anni fa, il 29enne era stato condannato per spaccio e reati contro il patrimonio.
Coinvolto in un'indagine della squadra mobile, in passato aveva creato allarme tra i residenti del quartiere della Portela, nel centro storico del capoluogo, per atteggiamenti violenti. Era gravato da misura di espulsione emessa dal magistrato di sorveglianza di Trento perché ritenuto persona socialmente pericolosa.
Nel tentativo di evitare il provvedimento di espulsione il 29enne ha cercato di ferirsi con una lametta e ha finto una frattura alla mano. Le operazioni di rimpatrio sono state eseguite dal personale dell'ufficio immigrazione della Questura. Quattro agenti sono dovuti salire con il giovane su un volo diretto a Tunisi per scortarlo fino a destinazione.
A fronte dell'impegno del personale della questura per individuare ed espellere le persone irregolari con precedenti, l'ufficio immigrazione è attivo nel rilascio dei titoli di soggiorno e dei permessi a chi ne ha diritto. Ad oggi, sono stati rilasciati 11.453 permessi di soggiorno e sono state formalizzate 945 richieste di asilo.