Trovata morta F36, Wwf all’attacco: “Denunceremo tutto in procura, si faccia chiarezza sulle cause del decesso”
Oipa chiederà di essere presente all'autopsia dell'orsa F36 e dice: "Sia messo in atto accurato e costante monitoraggio del cucciolo”
REAZIONI Brambilla: "Rischio di bracconaggio"
ROMA. "La notizia della morte dell'orsa F36, la cui carcassa è stata rinvenuta nella serata di ieri, 27 settembre, nel comune di Sella Giudicarie in provincia di Trento, addolora tutti coloro che hanno a cuore la natura italiana e una specie prioritaria come l'orso bruno". Lo si legge in una nota del Wwf, dove si fa sapere che "Il Wwf Italia ha fatto tutto il possibile per salvare quest'orsa dalla condanna a morte pronunciata contro di lei da parte del Presidente della Provincia , ricorrendo al Tar Trento e ottenendo la sospensione del decreto della Provincia. Ma non è bastato".
“Ora chiediamo che siano svolte analisi accurate per accertare le cause del decesso e che, nel caso si attesti che la morte sia stata provocata da atti illegali, si svolgano indagini accurate e si accertino eventuali responsabilità - continua la nota - Il Wwf Italia presenterà un esposto, richiederà l'immediato accesso ai referti delle analisi necroscopiche e la nomina di un consulente di parte affinché sia garantita la trasparenza”.
”Quel che è certo è che il clima di allarme e odio che parte del mondo politico e di quello venatorio (che in molti casi ormai coincidono totalmente) stanno creando, non aiuta a raggiungere una pacifica coesistenza tra fauna e uomo e a migliorare il livello di accettazione sociale dei grandi carnivori da parte delle comunità locali. Alle autorità competenti chiediamo ora un impegno straordinario per tutelare il cucciolo di F36 che, come i cuccioli di Amarena rimasti orfani per un atto di bracconaggio che ha causato la morte della loro madre in Abruzzo, si trova ad affrontare i delicati mesi che precedono l'ibernazione senza la fondamentale protezione della madre".