In Trentino rilasciati 5.432 permessi a cittadini stranieri nel 2022: più del doppio rispetto al 2021
Serena Piovesan, referente del Centro studi e ricerche Idos per il Trentino, da "un forte incremento per i permessi per protezione speciale concessi in particolare ai cittadini ucraini". I permessi sono stati rilasciati per richieste di protezione (46,2%), motivi familiari (25,7%), lavorativi (16%) e altro (12,1%)
TRENTO. Nel 2022 in Trentino sono stati rilasciati 5.432 nuovi permessi a cittadini stranieri. Un dato che è più che raddoppiato rispetto a quello del 2021 e che deriva in parte, ha spiegato Serena Piovesan, referente del Centro studi e ricerche Idos per il Trentino, da "un forte incremento per i permessi per protezione speciale concessi in particolare ai cittadini ucraini". I permessi sono stati rilasciati per richieste di protezione (46,2%), motivi familiari (25,7%), lavorativi (16%) e altro (12,1%). Al 30 giugno 2023, secondo la fotografia raccolta dal Dossier statistico immigrazione di Idos, erano 677 i richiedenti protezione internazionale inseriti in Trentino (nell'82,5% dei casi uomini).
La nazionalità prevalente rimane quella pakistana (60%), seguita da quelle nigeriana (15,5%). Sempre a fine giugno 2023, erano 407 i richiedenti protezione temporanea arrivati dall'Ucraina in Trentino (-20,7% rispetto a sei mesi prima), nel 59,7% dei casi donne, con un'incidenza dei minori sul volume complessivo pari al 42,5%.
Le persone di nazionalità ucraina si trovano soprattutto in Alta e in Bassa Valsugana. Stando ai dati fermi a giugno del 2023, i minori stranieri non accompagnati presenti in Trentino, ha segnalato Piovesan, sono 103, mentre l'anno precedente erano 56. Ha parlato di "un'emergenza" il presidente del Tribunale per i minorenni di Trento, Giuseppe Spadaro. "Mentre vi parlo - ha detto - non sappiamo più cosa fare perché non abbiamo posti. Questa per me è un'emergenza, perché a Trento ci sono ragazzi tra i 14 e i 18 anni che dormono non so dove".
Parlando dei tutori per i minori stranieri non accompagnati, Spadaro ha detto che "Non ne abbiamo più, non siamo più in grado di nominare un tutore volontario per tutti questi ragazzi ed è un problema veramente grosso".