Gerosa: “Io vicepresidente, lo dice il voto dei trentini. Voglio mettere in gioco le mie capacità”
L’esponente di Fratelli d’Italia incontrerà a breve Fugatti: “La presidenza del Consiglio provinciale? Direi di no. È un ruolo importantissimo, ma no. Io ho 47 anni e voglio fare politica, contribuendo al governo della Provincia e credo che per questo i trentini mi abbiano dato fiducia”
IL VOTO Fugatti vince la corsa
DONNE Aumentano le elette
TRENTO. Per Francesca Gerosa non può esistere un "piano B", ovvero una ipotesi alternativa rispetto alla sua nomina in Giunta provinciale come assessora e vicepresidente, perché al di là degli accordi pre-elettorali tra partiti «è stato il voto dei trentini a dare concretezza» a questa prospettiva. Quindi la più votata di Fratelli d'Italia - 2.780 preferenze - non è disposta ad accettare un eventuale "dirottamento" sulla presidenza del Consiglio provinciale, perché dice: «I trentini mi hanno votata per il governo del Trentino, per le mie competenze, e in questo voglio mettere in gioco le mie capacità».
Francesca Gerosa, si aspettava un consenso così alto?
Sono contentissima e ringrazio tutti i trentini che mi hanno voluto dare fiducia premiando la mia modalità di fare politica basata sul confronto e l'ascolto. Non mi aspettavo nulla, ma è stata una grande soddisfazione rispetto a chi ha sempre cercato di darmi come perdente.
Si riferisce a chi in Fratelli d'Italia si augurava il suo flop?
In tutti i partiti ci sono dibattiti interni e differenze, è una cosa fisiologica, ma io penso che si debba lavorare per costruire con chi ha voglia di farlo, anche in vista delle elezioni comunali che ci saranno a breve a Rovereto, Mezzolombardo, Campodenno e altri Comuni. Il partito dovrà cercare di lavorare in modo coeso.
In Fratelli d'Italia però la tensione resta alta, come testimonia anche il recente scontro tra il commissario Urzì e il deputato de Bertoldi sugli eletti. Secondo lei FdI poteva ottenere un risultato migliore?
Naturalmente si punta sempre in alto, ma questo risultato lo reputo ottimo, perché le elezioni provinciali non sono le politiche. E cinque anni fa eravamo all'1%. Il dato va valutato sul complesso dei voti al partito, ma anche sulle preferenze ai candidati. Abbiamo radicato FdI e a Trento, la mia città, FdI è il primo partito del centrodestra. E a livello provinciale siamo staccati dalla Lega solo per uno zero virgola (1.600 voti).
Quindi da parte sua nessuna critica al commissario Alessandro Urzì?
Anzi. Io ringrazio il commissario che non ha mai mollato un colpo e c'è sempre stato in tutti questi mesi. Ha lavorato bene in un clima molto difficile, con attacchi esterni ed interni e lo ringrazio per la tenacia dimostrata.
Ora andrete a congresso per eleggere un segretario trentino del partito. Potrebbero farsi avanti i deputati Andrea de Bertoldi o Alessia Ambrosi. Lei ci sta pensando?
Una cosa alla volta. Ci sarà tempo di pensarci, perché il congresso non è domani mattina. Non sappiamo ancora come sarà impostato il congresso. Se si potrà lavorare nel nome dell'unità meglio, lo auspico, altrimenti si faranno altri ragionamenti.
Nel gruppo consiliare assieme a lei sono stati eletti il capogruppo uscente Claudio Cia, con cui non vi siete mai presi, poi Carlo Daldoss, Christian Girardi e Daniele Biada, considerati più vicini a de Bertoldi. Si sente isolata?
Non mi sento per niente isolata. Sono tutte persone con cui mi confronto con serenità da tempo. È solo chiacchiericcio. Ho ottimi rapporti con tutti.
Anche con Cia?
Il voto mette a posto tante cose. La competizione si è chiusa. Siamo tutti persone intelligenti e le incomprensioni si possono superare. Io tendo a costruire ponti. Ma certo, ci vuole la volontà di tutti.
Veniamo al dunque. Ora si aspetta di essere nominata in Giunta come vicepresidente?
Innanzitutto, vorrei dire che lunedì con il presidente Maurizio Fugatti ci siamo incontrati e congratulati a vicenda. L'ho chiamato e siamo d'accordo che ci incontreremo tra qualche giorno. Credo che il risultato elettorale dia concretezza all'accordo fatto dalle segreterie dei partiti sulla vicepresidenza prima del voto.
Quali competenze le piacerebbero?
Non lo so. Certo mi piacerebbe l'assessorato al «Made in Trentino», ma ho varie competenze da mettere a disposizione e Fugatti le conosce bene.
Fratelli d'Italia merita due assessorati o un assessorato e la presidenza del Consiglio?
Secondo me due assessorati.
Il presidente Fugatti va contato in quota Lega?
Eh certo, non mi risulta che abbia stracciato la tessera.
Se il presidente le proponesse la presidenza del Consiglio provinciale le andrebbe bene?
È un ruolo importantissimo, ma no. Io ho 47 anni e voglio fare politica e mettere in gioco le mie capacità, contribuendo al governo della Provincia e credo che per questo i trentini mi abbiano dato fiducia.