Bypass: i lavori vanno avanti, così come le indagini. Aperto un fascicolo anche a Bruxelles
La scorsa primavera l'esposto presentato dai comitati no tav alla Procura di Trento e a quella europea: a livello locale l'inchiesta era stata subito aperta, ora arriva anche l'interesse da parte dell'organismo indipendente Ue
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TRENTO. La questione circonvallazione arriva fino a Bruxelles: anche la Procura Europea, infatti, ha aperto un fascicolo sulla gara di appalto riguardante il progetto sulla città di Trento. Tutto è partito, come noto, la scorsa primavera con l'esposto presentato dai Comitati no tav: il documento, già allora, era stato inviato sia alla Procura di Trento sia, appunto, a quella Europea (Eppo). Ma se a livello locale l'inchiesta era stata praticamente subito aperta, ora arriva anche l'ufficialità dell'interesse sulla questione anche da parte dell'organismo indipendente dell'Unione europea, incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.
A ufficializzare la novità è stato l'invito a presentarsi della Guardia di Finanza di Trento a Elio Bonfanti in qualità di persona informata sui fatti. Nella mattinata di venerdì l'attivista trentino si è regolarmente presentato al Nucleo di polizia economico finanziaria della GdF. Ma dalla convocazione si evince, appunto, che la GdF di Trento è stata incaricata di indagare dalla Procura Europea.
«Diciamo che si apre un ulteriore fronte di indagini», commenta Bonfanti. Che, naturalmente, non può rilevare i contenuti dell'incontro avvenuto venerdì. Ma è confermato che tutto sia partito dall'ormai famoso esposto sul bando di gara, nel quale i Comitati hanno chiesto di far luce sulla procedura, evidenziando alcuni aspetti poco chiari.
L'Eppo, come accennato, è un organismo ufficiale dell'Ue, operativo da giugno 2021, che si muove per indagare ed eventualmente portare a giudizio gli eventuali reati a danno del bilancio dell'Unione europea. Tornando all'esposto dello scorso aprile, presentato dagli avvocati Vanni Ceola e Marco Cianci, sull'appalto secondo i Comitati ci sarebbero stati profili dubbi per lo meno rispetto ad un'ipotesi di turbativa d'asta. E su questa fattispecie chiedono alla procura se non ritenga necessario fare qualche accertamento.
Tre, in particolare, vennero individuati come aspetti maggiormente contestati, con la richiesta alla Procura, o meglio alle Procure (Trento e Bruxelles) di valutare l'ipotesi di turbativa d'asta: l'assenza di trasparenza e di informazioni dettagliate dei diversi passaggi della procedura, la determinazione del prezzo - variata di quasi 300 milioni - e la composizione delle cordate partecipanti.
Su questi aspetto, tramite la GdF, si è mossa quindi anche l'Eppa, con il primo passaggio sentendo chi ha promosso l'esposto per spiegare nel dettaglio i nodi della questione.