TRENTO. Promosse sia la conservazione dei cibi, che la qualità e l'igiene. I genitori dei bambini e dei ragazzi che usufruiscono delle mense scolastiche negli istituti del Trentino Alto Adige possono stare tranquilli: gravi irregolarità non sono emerse. I controlli da parte dei carabinieri del Nas, d'intesa con il ministero della Salute, hanno riguardato l'intero territorio nazionale e, naturalmente, anche la nostra regione, dove sono state effettuate trenta ispezioni. Nessuna violazione né penale, né amministrativa, ma sono stati sei - tre in Trentino e tre in Alto Adige - gli "ammonimenti": si tratta di proposte di prescrizioni inoltrate alle Aziende sanitarie locali per il miglioramento di situazioni "non perfette", ad esempio nel caso di una piastrella rotta o del mancato rispetto del piano di autocontrollo Haccp.

Le verifiche hanno riguardato l'intero territorio regionale, anche le scuole di valle.La campagna di controlli effettuati dal Comando carabinieri per la tutela della salute è scattata ad ottobre e ha interessato circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva che operano all'interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private di tutta Italia.

Tra le ditte controllate, 257 hanno evidenziato irregolarità, pari al 27%. Sono state accertate 361 violazioni penali e amministrative, con conseguenti sanzioni pecuniarie per 192mila euro. La situazione del Trentino Alto Adige è una parentesi positiva in un panorama italiano che vede una mensa scolastica su quattro irregolare a causa di cibi mal conservati, scarse condizioni igienico-sanitarie nei locali dove vengono prepararti i pasti, problemi di quantità e qualità degli alimenti, presenza di umidità, muffa e anche di insetti ed escrementi di roditori.