Nuovo presidente del Consiglio, niente accordo. Valduga: “Finito il tempo degli alibi, la maggioranza decida”
Il candidato dell'Alleanza democratica e autonomista alle elezioni provinciali trentine del 22 ottobre e oggi consigliere provinciale ha parlato di una difficoltà della maggioranza che è "frutto di beghe personali piuttosto che di riposizionamento all'interno delle diverse parti politiche", con "dinamiche tutte romane che poco hanno a che fare con il gusto per l'autogoverno"
TRENTO. "C'è la necessità di un lavoro tutti assieme, del rispetto del ruolo dell'aula e dei consiglieri". A dirlo Francesco Valduga, candidato dell'Alleanza democratica e autonomista (Ada) alle elezioni provinciali trentine del 22 ottobre e oggi consigliere provinciale, nella prima seduta del Consiglio. "Ci ritroviamo ad accertate obtorto collo una sospensione perché voi non siete pronti - ha precisato Valduga con riferimento ai dissidi interni alla maggioranza e alla mancata elezione del presidente del Consiglio provinciale - non perché noi non abbiamo potuto concertare".
Valduga ha parlato di una difficoltà della maggioranza che è "frutto di beghe personali piuttosto che di riposizionamento all'interno delle diverse parti politiche", con "dinamiche tutte romane che poco hanno a che fare con il gusto per l'autogoverno". Sulla decisione sul nome del presidente del Consiglio provinciale - ha detto - "cercate di arrivare presto, di fare in fretta. Ne ha bisogno tutto il Trentino, quello che non vi ha votato ma anche quello che vi ha votato. È finito il tempo degli alibi, è iniziato quello della responsabilità".