Nuovo contratto per i dipendenti Dolomiti Energia: più ferie, più soldi, meno ore
Il Gruppo accetta la conversione: i dipendenti passano dal contratto «Gas Acqua» a quello «Elettrico», con molti vantaggi dall’1 gennaio. Cgil, Cisl e Uil soddisfatte, ma rilanciano: «E adesso come Luxottica, pensare alla settimana corta»
TRENTO. Cantano vittoria i tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil: il 29 novembre è stato firmato «un accordo epocale, che i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali
aspettavano da anni nel Gruppo Dolomiti Energia, la conversione dei contratti con CCNL Gas‐Acqua presenti nelle società Dolomiti Energia, Dolomiti Energia Holding e Dolomiti Energia Trading in Elettrico a partire dal 1°gennaio 2024».
L’accordo riguarda in Trentino un totale di circa 230 lavoratori che sino ad adesso, a parità di mansioni, avevano trattamenti molto diversi rispetto ai colleghi della scrivania a fianco. «Purtroppo, sino ad un paio di anni fa, l’azienda, potendo optare per
un contratto più tutelante quale quello Elettrico, ha sempre optato per il Gas‐Acqua, meno costoso. Nel corso degli anni tale pratica ha fatto perdere valore e attrattività nel mercato del lavoro al Gruppo Dolomiti Energia. Nel 2023, dopo svariate richieste delle OO.SS. alle quali l’azienda ha sempre risposto negativamente e dopo una raccolta firme, è giunto l’assenso da parte del Gruppo Dolomiti Energia ad effettuare questa
trasformazione che ribadiamo essere epocale»
Spiegano i sindacati che «il contratto Elettrico se paragonato al contratto Gas Acqua, ha svariati istituti normativi ed economici migliorativi:
‐ un orario di lavoro di 38 ore settimanali contro le 38,5 ore del contratto Gas Acqua
‐ una maggiorazione ad esempio sullo straordinario feriale del 50% invece che del 30%
‐ un Fondo Sanitario Nazionale Integrativo di settore coperto interamente dall'azienda
‐ 4 giorni in più di ferie annue
‐ 1 giorno in più di permesso annuo
Ci preme ribadire che abbiamo bisogno di portare i trattamenti economici a livelli compatibili con il costo della vita che sappiamo essere in Trentino uno dei più alti in Italia e a causa del quale stiamo soffrendo di più che in altre Province e Regioni. I lavoratori, che stanno facendo sforzi immani per ottemperare alla produttività
richiesta, hanno bisogno di provvedere al loro sostentamento e a quello delle loro famiglie. Il Fondo Sanitario Integrativo Elettrico finalmente darà un po' di respiro alle sempre più costose spese mediche che i lavoratori, ma sappiamo i cittadini in generale, affrontano tutti gli anni. Siamo molto fieri di aver portato un allineamento di trattamenti ai lavoratori di queste società, una giustizia sociale equilibrata e apprezziamo che l’azienda, visti i rapporti costruttivi e le buone relazioni industriali degli ultimi due anni, abbia investito in questo con una visione di equità di trattamento per i lavoratori. Tale visione potrà dirsi completa quando anche gli accordi integrativi aziendali saranno allineati, aggiornati ed integrati»
I sindacati offrono anche un’analisi di prospettiva: «Per emergere in un mercato sempre più aggressivo delle Multiutility e per ambire e ritornare ad essere aziende attrattive sia dal punto di vista economico che contrattuale, pensiamo che sia primo interesse dell’azienda e delle proprietà pubbliche e private proseguire con accordi moderni, senza mettere sempre al primo posto, se pur importanti, gli aspetti meramente improntati a risparmiare sul costo del lavoro che in molti casi porta malcontento ed inefficienza. Ma piuttosto guardare il tutto come un investimento per il futuro. A proposito di futuro, sicuramente la settimana corta intesa come orario di lavoro, dove in alcune aziende lungimiranti che mirano a stare bene sul posto di lavoro, ad esempio, in Luxottica e Lamborghini, possa essere preso in considerazione e da stimolo, del Gruppo, come possibile azione di miglioramento futuro» affermano i segretari Franco Weber ,Emanuela Briani , Alessandra Paoli e Giuseppe Di Chiara per FILCTEM CGIL, FLAEI – FEMCA CISL, UILTEC UIL.