Lo scontro infinito sulla giunta provinciale, i sindacati: uno spettacolo che offende le istituzioni
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, chiedono un sussulto ai protagonisti dello scontro in atto per le poltrone fra Lega e FdI e pure all'interno del meloniani: "Il consiglio provinciale è bloccato e i problemi veri restano senza risposta alcuna"
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TRENTO. "Uno spettacolo che offende le istituzioni": così i segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, commentano le ultime evoluzioni delle crisi politica post elettorale in Provincia. Al momento resta il braccio di ferro non solo fra Lega e Fratelli d'Italia sulla vicepresidenza a Francesca Gerosa ma anche all'interno dei meloniani con Claudio Cia che, contrariamente alle disposizioni del partito, oggi ha annunciato di aver assunto il proprio ruolo di assessore, come da deleghe assegnate dal presidente Maurizio Fugatti. Un passaggio che ha reso, s epossibile, il clima ancora più acceso e incerto.
"Quarantacinque giorni di stallo sono troppi. Il Trentino ha bisogno di un governo provinciale pienamente operativo. Lo spettacolo a cui i cittadini e le cittadine stanno assistendo ormai da troppo tempo offende le istituzioni, che non si occupano per mera ambizione personale, ma per servire la comunità. Mentre i partiti di maggioranza continuano a litigare su deleghe e poltrone, di fatto il consiglio provinciale è bloccato e i problemi veri restano senza risposta alcuna", scrivono i sindacaìti.
Da qui l'appello alle forze politiche affinché si mettano le necessità della comunità locale prima delle questioni di poltrone o di orgoglio partitico: "È tempo - si legge nella nota stampa - che si recuperi il senso dell’impegno politico, si mettano da parte i personalismi e si cominci responsabilmente a lavorare per il bene del Trentino. Non c’è più tempo da perdere per affrontare le questioni che impattano sulla vita delle persone, dall’emergenza salariale alla casa, dalla precarietà occupazionale per i giovani alle buste paga ferme, a cominciare da quelle dei dipendenti del sistema pubblico provinciale che senza finanziamento del rinnovo contrattuale non vedranno un euro. Il tempo dell’attesa è durato troppo a lungo e, per quanto ci riguarda, è quasi scaduto".
L'invito è dunque a chiudere la partita sulle nomine: "È ora che chi ha vinto le elezioni si assuma l’onere di governare con autorevolezza la nostra comunità, recuperando anche il valore della nostra autonomia che rischia di subire un colpo fortissimo da questo tretrix che si gioca tra Trento e Roma. Auspichiamo che entro la prossima seduta del consiglio provinciale si trovi una soluzione. Lavoratori e pensionati non sono disposti a tollerare altro tempo sprecato".
[nella foto, Cia e Gerosa in consiglio provinciale]