Infermieri, retribuzioni basse e carenza di personale: mancano oltre 450 professionisti
Il presente dell'Ordine provinciale, Daniel Pedrotti, fa il punto in occasione dell'assemblea annuale degli iscritti: "Siamo in una tempesta perfetta, che si traduce in un impatto negativo sul sistema sanitario e sociale. I salari sono del 23% inferiori alla media Ocse"
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TRENTO. "Siamo in una tempesta perfetta. Questo si traduce, purtroppo, in un impatto negativo sul sistema sanitario e sociale del nostro Paese: ci troviamo in uno scenario che deve fare i conti con risorse sempre più limitate, che si riflettono anche su retribuzioni degli infermieri molto basse, 23% in meno rispetto alla media Ocse, e con la carenza di professionisti. La politica punti sull'autonomia per innovare il sistema salute trentino e investire sui professionisti sanitari". Lo ha detto il presente dell'Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Trento, Daniel Pedrotti, in occasione dell'assemblea annuale degli iscritti.
"C'è un problema di attrattività, legato però al sistema sanitario: la nostra professione offre molte soddisfazioni, ma gli infermieri non vengono valorizzati sotto tanti punti di vista. È necessario intervenire con politiche che permettano agli infermieri di lavorare in un ambiente sicuro e stimolante. E proprio alla politica provinciale, facciamo un appello: usiamo l'autonomia, attraverso la quale abbiamo l'opportunità di essere laboratorio di sperimentazione di innovazioni in grado di migliorare il nostro sistema sanitario, di distinguerci per buone pratiche e di investire sul capitale umano", ha detto Pedrotti.
In Trentino gli infermieri sono complessivamente 4.498, di cui 4.456 infermieri e 42 infermieri pediatrici (pari a 7,8 infermieri ogni mille abitanti). Nel 2023 il saldo iscrizioni-cancellazioni segna un positivo +65 unità. Rimane prevalente la componente femminile nel settore, 3.765 donne (83%) contro 733 uomini. Gli ultracinquantenni sono però 1.347, mentre il 45% degli infermieri trentini ha tra 46 e 60 anni (con uscite dalla professione prevista di 130 persone in media all'anno per i prossimi 15 anni). Gli infermieri sotto i 35 anni sono 1.072 (il 24% del totale).
Attualmente, l'Ordine stima che manchino in tutto circa 253 infermieri a livello strutturale ed altri 200 infermieri di famiglia e comunità.