Casa di riposo, l'attacco della Uil: «Rsa, servizi a rischio e la politica è immobile»
Per il segretario Andrea Bassetti della Funzione Pubblica, occorre trovare soluzioni condivise con tutti gli attori: «per garantire anche in futuro il welfare»
RSA Retta alberghiera ritoccata fino a 90 euro in più al mese
L'UPIPA Le case di riposo sono al collasso
LA CONSULTA Occorre cambiare rotta, ma subito
TRENTO. Le Rsa del Trentino sono ad un bivio: hanno problemi di personale, fanno fatica a chiudere i bilanci, ed i servizi sono sempre più a rischio. È il grido d’allarme del segretario Uil-Fp, Andrea Bassetti.
«La crisi demografica ed il continuo invecchiamento della popolazione richiamino tutte le forze politiche Trentine a riflessioni programmatiche con ricadute a lungo termine. L’Assessore Tonina convochi le OO.SS. per quanto sollecitato negli anni ai suoi predecessori ed in ultima dato il suo insediamento, per necessaria attivazione del tavolo tecnico sulle RSA pubbliche e private, con l’obiettivo di confronto stando le molteplici criticità dell’assistenza erogata, nell’urgente condivisione di soluzioni fra le parti» afferma Segretario Generale Provinciale Bassetti.
«L’immobilismo della politica degli ultimi anni, su uno dei settori cardine della nostra società, lasciando che ogni singola struttura residenziale ricercasse soluzioni alla crisi del proprio “castello”, è quanto ad oggi ha portato a marcare la differenza fra chi ha sviluppato nuovi sistemi riorganizzativi, rispetto ad altri che in attesa della soluzione dal cielo ha riversato i costi fuori dalle proprie “mura”».
«Ricordiamo che la media d’età di chi eroga i servizi all’interno delle RSA è sempre più alta, anche per effetto della legge Fornero e delle attuali previsioni che non appaiono rosee rispetto alla permanenza nei luoghi di lavoro. Necessario individuare strategie che permettano alle lavoratrici e lavoratori di poter continuare a lavorare con rinserimento in altri ambiti nel caso di inidoneità specifica alla mansione. Urgente che si attivino canali di scambio d’organico fra le diverse realtà del pubblico impiego Trentino a garanzia futura del welfare sociale».
«Riteniamo che l’attuale presa di coscienza dei problemi sia un iniziale cambio di marcia, ora serve un analisi aziendale vera e non improvvisata, che abbracci tutte le necessità, in primis quelle del personale che eroga i servizi, con accelerazione di sottoscrizione del CCPL 2022-2024 ed integrativo Provinciale della Cooperazione Sociale, revisioni normo-giuridiche collegate, oltre a portare la PAT ad una urgente revisione dei parametri sanitari ed assistenziali; tutto il resto sarà la scommessa per l’asset futuro e necessario, per il quale la UIL FPL EE.LL. da sempre pronta a confronti costruttivi, per continuare a garantire servizi eccelsi verso quel prezioso tessuto sociale che, anche se oggi istituzionalizzato, ha contribuito nel passato a rendere grande il nostro Trentino» conclude Bassetti.