Altra aggressione ai danni di un agente nel carcere di Spini di Gardolo
Il nuovo episodio di violenza nei riguardi del personale di sorveglianza da parte di un detenuto è avvenuto ieri, lunedì 29 gennaio: lo denuncia il sindacato Sinappe rilanciando l'appello per un intervento contro il sovraffollamento della struttura
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VIOLENZA Perforato il timpano a un agente penitenziario
NUMERI Il carcere di Spini sovraffollato: i dati
TRENTO. Nuovo episodio di violenza nei riguardi del personale di sorveglianza nel carcere di Spini di Gardolo: lo fa sapere il sindacato Sinappe tramite una nota del segretario regionale, Andrea Mazzarese.
È accaduto ieri, lunedì 29 gennaio: secondo quanto si apprende, un detenuto ha schiaffeggiato a un giovane agente di polizia penitenziaria, poi medicato all'ospedale Santa Chiara.
Il segretario del sindacato di polizia penitenziaria riferisce che l'episodio è avvenuto perché il detenuto, un cittadino italiano, voleva uscire dalla camera di pernottamento, senza che ciò fosse previsto: al rifiuto dell'agente ha reagito con uno schiaffo.
Un altro caso che mette in evidenza lo stato di difficoltà delle carceri. Nello specifico, a quanto viene riferito, il protagonista dell'atto di violenza avrebbe mostrato già in passato parecchi segni di insofferrenza per le condizioni di reclusione.
Il Sinappe (Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria) da tempo fa appello alle istituzioni e denuncia la situazione della struttura di Spini, sottolineandone il sovraffollamento: dai 240 detenuti previsti nell'intesa del 2008 si è saliti agli attuali 380, con una forte incidenza di persone che hanno problemi psichiatrici.
Ad aggravare il quadro, sottolinea il sindacato, c'è la diminuzione del numero di agenti in servizio.