Minacce di morte a Fugatti, Digos al lavoro per risalire all’identità di alcune decine di "odiatori del web"
Le indagini saranno portate all'attenzione della Procura della Repubblica di Trento. Nel mirino dei manifestanti di ieri, 10 febbraio, sono finiti anche i vertici di Ispra, e pure Coldiretti e gli allevatori
IL VIDEO Il «Vaffa» di 500 animalisti a Lega e Fugatti
LE FOTO Sotto la Provincia per la libertà degli orsi in Trentino
LO SCONTRO Le associazioni contro la «strage di orsi»
FUGATTI “Abbiamo agito nell’interesse della comunità trentina”
TRENTO. in corso delle indagini da parte della Digos della Questura di Trento e della polizia cibernetica per risalire all'identità di alcune decine di "hater" che, sui social, hanno scritto minacce, anche di morte, o ingiurie contro il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti per aver fatto abbattere l'orso M90. Le indagini saranno poi portate all'attenzione della Procura della Repubblica di Trento.
Un migliaio di persone è sceso in piazza a Trento, nella giornata di ieri sabato 10 febbraio, in difesa degli orsi e contro la gestione complessiva dei grandi carnivori. La manifestazione era già stata programmata da tempo e l'uccisione di M90 ha alimentato la rabbia degli animalisti arrivati da tutta Italia ma anche dal Trentino.
Nel mirino dei manifestanti sono finiti anche i vertici di Ispra, e pure Coldiretti e gli allevatori. Il corteo ha attraversato pacificamente la città e gli unici momenti di tensione ci sono stati in piazza Venezia quando gli slogan hanno disturbato la cerimonia per i caduti delle foibe che si svolgeva poco distante.