Macchinari radiocomandati per la messa in sicurezza dell'area franata in val di Ledro
Il presidente Fugatti dopo il sopralluogo di questo pomeriggio: domani, martedì 13 febbraio, il via al cantiere in riva al lago, per arrivare alla riapertura della statale nella prima settimana di marzo, a senso alternato. Il sindaco Girardi ricordato che il traffico è deviato sulla strada di Pur ma con limitazione al transito per i veicoli superiori a 35 quintali dalle 7 alle 20, mentre autotreni e autoarticolati non possono passare
IL FATTO Ledro, franato un fronte roccioso di 40 metri: strada chiusa
LE IMMAGINI L'area franata vista anche dal lago, sopralluogo con Fugatti
FOLGARIA Frana blocca di nuovo la strada per la Val d’Astico
TRENTO. La Provincia ha diffuso una nota con i dettagli sul spralluogo effettuato oggi pomeriggio, 12 febbraio, dal presidente Maurizio Fugatti, accompagnato fra gli altri dal dirigente generale del Dipartimento infrastrutture, Luciano Martorano, e dal dirigente del Servizio geologico, Mauro Zambotto. Sul posto anche il sindaco di Ledro, Renato Girardi, con l'assessore Roberto Sartori.
"Si tratta di un intervento complesso - ha spiegato il presidente Fugatti - perché all'interno di questo diedro roccioso è collocata un'opera di presa, proprio per questo le lavorazioni vanno effettuate con cautela e attenzione, al fine di garantire la sicurezza delle persone che operano e della struttura sottostante. L'obiettivo, sfidante è quello di riaprire la prima settimana di marzo: i lavori inizieranno già nella giornata di domani e nella prima fase vedranno l'impiego di macchinari radiocomandati".
Il sindaco Girardi ha quindi ringraziato il presidente Fugatti e i tecnici provinciali che sono prontamente intervenuti, ieri, sul luogo dell'evento, evidenziando come l'amministrazione comunale sia già al lavoro per organizzare le corse scolastiche. Il sindaco ha poi ricordato che la strada di Pur vede una limitazione al transito per i veicoli superiori a 35 quintali dalle 7 alle 20, mentre autotreni ed autoarticolati non possono transitare.
L'ingegner Martorano e il geologo Zambotto sono quindi entrati nel dettaglio dell'intervento, che sarà eseguito dalle imprese Z.A. srl e Geo Rock, e che vedrà una prima parte dedicata alla rimozione dei massi principali e una seconda fase di pulizia e riduzione del versante nella parte immediatamente sovrastante la strada.
Proprio per garantire la sicurezza delle maestranze impiegate, verranno utilizzati macchinari radiocomandati, in particolare una fresa con braccio meccanico controllata a distanza; una particolare attenzione sarà poi dedicata al lago sottostante, affinché il materiale rimanga sul sedime stradale.
Il crollo di roccia che ha interessato la statale 240 della Val di Ledro si è verificato ieri verso le 18.45, all’altezza della presa della centrale idroelettrica di Mezzolago. Si tratta di circa 300-400 metri cubi di detriti e grossi massi conseguenti ad un consistente crollo roccioso.
Nel corso del sopralluogo si è fatto il punto anche sul ripristino della piena funzionalità della galleria Dom lungo la medesima statale 240: è stata completata la posa delle lamiere grecate in acciaio inox per il rivestimento finale della volta della galleria e le opere per il drenaggio delle acque.
Attualmente sono in corso le lavorazioni per il ripristino degli impianti tecnologici nella loro originaria sede. Si tratta degli interventi conclusivi, che proseguiranno con continuità secondo l'orario notturno già stabilito dalle 22:00 alle 6:00 e che, salvo imprevisti, saranno ultimati nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 febbraio. Immediatamente a seguire sarà ripristinata la circolazione in galleria anche in orario notturno.