Giorgia Meloni a Trento: in Provincia la firma per i 94,6 milioni del Fondo di coesione
Verso le 11.40 la premier è giunta in piazza Dante. Il documento al centro dell'incontro con il presidente Fugatti, oggi, martedì 12 marzo, riguarda le somme già erogate nel 2021 per l'impianto di depurazione biologico di Caldes, interventi per le scuole e il progetto di bonifica dall'amianto del sito Ex Alumetal di Mori
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FOTOGALLERY Un lungo applauso saluta la firma dell'accordo con la Provincia
L'ACCORDO Trentino-Roma, intesa su 94 milioni per scuola e infrastrutture
TRENTO. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, verso le 11.40 di oggi, 12 marzo, è arrivata in piazza Dante a Trento per la firma, nel palazzo della Provincia, dell'Accordo per il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.
Si tratta di un finanziamento per il Trentino è di oltre 94,6 milioni di euro (di cui 17,8 milioni già anticipati nel 2021 per un impianto di depurazione biologico di Caldes) destinati a investimenti.
Quella di oggi è una delle tappe che la premier Meloni sta facendo nelle Regioni italiane per la firma di analoghi accordi. I tempi saranno stretti perché nella stessa giornata sono previste le due firme: la prima con la Provincia di Trento in Sala Depero, in mattinata, intorno alle 11.45, e il pomeriggio con quella di Bolzano.
Accompagna la premier Meloni anche il ministro per gli Affari europei, politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, che in genere partecipa con la premier a questi eventi. Oltre all'incontro istituzionale il governatore trentino, Maurizio Fugatti, ha organizzato per la presidente Meloni una esercitazione degli allievi dei vigili del fuoco volontari, nella stessa piazza Dante di fronte al palazzo della Provincia, come espressione peculiare del volontariato trentino impegnato nella Protezione civile, considerato l'anno di Trento Capitale del volontariato. Una grossa fetta per le scuole.
I fondi nazionali di questo accordo che saranno spalmati su più anni fino al 2031 si affiancano alle risorse europee del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Pnrr. I 76,8 milioni dell'accordo sono destinati a finanziare il progetto di bonifica dall'amianto del sito "Ex Alumetal" di Mori per 5.035.000 euro; la costruzione della nuova sede dell'Istituto Pertini" per 28.123.373 euro; la costruzione della nuova sede del Liceo artistico "F. Depero" di Rovereto: per 21.394.900 euro; la nuova sede del Liceo artistico "A. Vittoria" per 18.574.636 euro e spese di assistenza tecnica: per 3.700.000 euro.
La riforma dello Statuto. A margine della cerimonia ufficiale, il presidente Maurizio Fugatti non mancherà di ricordare alla premier Meloni l'impegno preso dal Governo con le autonomie speciali per arrivare a una riforma dello Statuto che preveda il principio dell'intesa per ogni modifica e ridefinisca alcune competenze trasversali che oggi invadono quelle primarie della Provincia.
«Farò presente - osservava Fugatti alla vigilia - il percorso che abbiamo fatto insieme a Kompatscher e alle altre autonomie speciali per arrivare a un disegno di legge costituzionale di riforma che il ministro Calderoli si è impegnato a presentare entro il 30 giugno. Per noi questa è la priorità».
Niente "neutralità fiscale". Non si toccheranno invece le questioni finanziarie, benché la Provincia nel nuovo accordo finanziario firmato a settembre con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, non sia ancora riuscita a ottenere l'inserimento della clausola di «neutralità fiscale», che avrebbe garantito il 100% del mancato gettito dovuto alla riforma fiscale. Per il 2024 è costato un minor gettito Irpef per 23,5 milioni.Pnrr e centrali idroelettriche.Il governatore trentino non si illude poi che ci sia tempo per discutere con la presidente del Consiglio di altri temi che stanno a cuore al Trentino e di cui si stanno occupando i singoli dicasteri.
Ma certo ne parlerà con il ministro Fitto con lui si cercherà di fare il punto sia sulla partita dei finanziamenti del Pnrr da cui è uscito il bypass di Trento, che sul grosso tema delle centrali idroelettriche, visto che il Governo ha impugnato la legge provinciale sulle grandi derivazioni idroelettriche e il tavolo allestito per cercare una linea condivisa non ha ancora prodotto un'attesa norma nazionale per evitare la gara visto che le concessioni scadono a fine anno.
Grazie per la legge sull'orso. Senz'altro, invece, il presidente Fugatti ringrazierà la premier Meloni per l'accordo trovato sul testo della norma appena approvata dal consiglio provinciale per consentire l'abbattimento fino ad 8 orsi problematici all'anno per il 2024 e il 2025.
L'estate scorsa, infatti, in assestamento di bilancio la Provincia aveva approvato una norma sugli abbattimenti, che non prevedeva il parere di Ispra e aveva altri aspetti che il Governo aveva chiesto di modificare per evitare l'impugnativa. Con l'impegno di riscrivere la norma d'intesa con il ministero dell'Ambiente. Non fu impugnata.
E per Chico Forti in Italia. Infine, l'incontro con Giorgia Meloni offrirà il modo al governatore e ai trentini per ringraziare la premier per il suo interessamento per riportare in Italia Chico Forti in carcere a Miami da 24 anni.