Politica / Il fatto

Roberto Paccher confermato alla presidenza del Consiglio regionale: bocciata la mozione di sfiducia

In Ufficio di presidenza al posto del dimissionario Achammer entra Luis Walcher. Le opposizioni: “C’era un impegno sulla temporaneità della sua nomina, il passaggio in aula di oggi non è una questione personale o morale, ma solo politica”

TRENTO. Il Consiglio regionale si è riunito oggi, 13 marzo, a Trento in seduta plenaria. La sessione di marzo si è aperta con la trattazione della mozione di sfiducia nei confronti del presidente Roberto Paccher e del vicepresidente dell'Aula Josef Noggler presentata dai Consiglieri regionali de Bertolini, Calzà, Franzoia, Maestri, Manica, Parolari, Repetto, Zanella, Coppola, Demagri, Degasperi, Foppa, Köllensperger, Valduga, Malfer, Stanchina e Maule.
 

Andrea de Bertolini (Pd) ha spiegato di aver emendato la mozione limitando la mozione al solo presidente: “C’era un impegno sulla temporaneità della sua nomina, il passaggio in aula di oggi non è una questione personale o morale, ma solo politica. La votazione nella prima sessione del Consiglio aveva la caratteristica della temporaneità”. Filippo Degasperi (Misto) ha aggiunto che “c’era un chiaro impegno a ridiscutere la propria elezione, le era stata stata la fiducia di una parte delle minoranze”. Stefania Segnana (Lega) ha detto di voler ribadire la propria fiducia alla presidenza Paccher, “anche perché per come era stata presentata oggi la mozione avrebbe potuto essere dichiarata inammissibile ma non lo si è fatto”.

Michele Malfer (Campobase) ha definito la questione politica, “la presidenza del Consiglio è un ruolo di grande imparzialità”. Lucia Maestri (Pd) ha detto che la presidenza del Consiglio “ha bisogno di autorevolezza. Non c’è mai stato un passaggio che dicesse che le due maggioranze provinciali avevano deciso di confermare la presidenza, farlo era un atto politico dovuto”.


Roberto Stanchina (Campobase) ha detto che “non si vuole rimettere in gioco il ruolo del presidente per non mettere in luce le crepe della maggioranza. Ci sono dei timori”. Claudio Cia (Misto) ha detto di voler tranquillizzare il consigliere Stanchina: “La maggioranza non ha paure ma è molto compatta. Gli equilibri si sono consolidati, almeno in Alto Adige,a febbraio. L’opposizione a novembre disse qui che non esisteva un’elezione provvisoria, una parte lasciò l’aula e l’altra parte votò la consigliera Coppola per la presidenza”.

Manica Alessio(Pd) ha osservato che” la maggioranza non si può permettere di muovere alcun ruolo. C’è un problema di fondo, il presidente è stato eletto con i voti della maggioranza ma deve rappresentare tutti. Chiedo anche che la mozione avvenga a scrutinio segreto”. Il voto è avvenuto con questa modalità in forma elettronica.

La mozione di sfiducia è stata respinta con 36 no e 26 voti a favore, 4 consiglieri non si sono espressi, due assenti e due non hanno partecipato al voto. Il secondo punto sono state le dimissioni del Consigliere Philipp Achammer dalla carica di Segretario questore del Consiglio regionale, dimissioni accettate dal capogruppo della Svp Stauder. L’aula le ha accolte con votazione segreta. La Svp a quel punto ha espresso la candidatura di Luis Walcher, mentre Foppa (Verdi) ha proposto il collega Zeno Oberkofler.

L'esponente della Svp è risultato eletto con 35 voti a fronte dei 26 ottenuti dal verde e Walcher è dunque il nuovo segretario questore. La seduta riprenderà nel pomeriggio.

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