Sanità, Uil all’attacco: “Aumenta la spesa e diminuiscono i servizi, la Provincia faccia qualcosa”
In merito alle liste d'attesa e al finanziamento della sanità privata, dall'analisi della Corte dei Conti emerge un aumento esponenziale del finanziamento per le prestazioni ospedaliere e specialistiche erogate dai privati. Per quanto riguarda i punti nascita di Cles e Cavalese la Uil si chiede “se avendo numeri così irrisori di parti la sicurezza della partorienti e dei professionisti sanitari sia garantita”
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TRENTO. Dopo avere visto l'analisi della Corte dei Conti in materia dell'aumento della spesa sanitaria soprattutto su prestazioni specialistiche erogate da privati e punti nascita di Cles e Cavalese, il segretario generale della Uil del Trentino Walter Alotti e il segretario generale della Uil Fpl Sanità del Trentino osservano che aumenta la spesa e diminuiscono i servizi ai cittadini. Per quanto riguarda i punti nascita di Cles e Cavalese i due segretari si chiedono se avendo numeri così irrisori di parti la sicurezza della partorienti e dei professionisti sanitari sia garantita. In merito alle liste d'attesa e al finanziamento della sanità privata, dall'analisi della Corte dei Conti emerge un aumento esponenziale del finanziamento per le prestazioni ospedaliere e specialistiche erogate dai privati.
Alotti e Varagone in merito al tema delle liste d'attesa e ai finanziamenti alle strutture private erano già intervenuti, ma nulla sarebbe cambiato. "Il quesito che facciamo - così i sindacalisti in una nota - è come intende procedere la Provincia di Trento in merito alle risorse aggiuntive entrate in vigore nella Legge di Bilancio 2024 dal Governo Meloni finalizzate tra le altre cose all'abbattimento delle liste d'attesa e la valorizzazione dei professionisti sanitari con un fondo di 11,2 miliari di euro spalmato in tre anni. Le risorse in questione prevedono un aumento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive di Medici e Sanitari, 100,00 euro per i primi e 60,00 per i secondi raddoppiando di fatto quelle riconosciute attualmente. Spesa complessiva di 280 milioni di euro. Rifinanziamento dei piani operativi per l'abbattimento delle liste d'attesa con un investimento di 520 milioni di euro".
Per Alotti e Varagone "non può più essere procrastinabile l'intervento da parte della Provincia Autonoma di Trento su questi temi importanti per il benessere dei propri cittadini".