Primo maggio, i sindacati a Lavis: “Sicurezza sul lavoro, giovani e pace le priorità”
Cgil, Cisl e Uil: “Le morti e gli incidenti sul lavoro sono un fenomeno che non possiamo accettare e per cui bisogna fare di più. È un costo umano e sociale enorme. Servono più prevenzione e più controlli e serve ampliare gli organici dei servizi ispettivi. Vanno poi rinnovati i contratti sia nel pubblico che nel privato”
ALA Festa del lavoro, il messaggio di Spinelli
TRENTINO 8.149 infortuni sul lavoro nel 2023, otto i morti
TRENTO. Giovani, sicurezza sul lavoro, pace e dialogo sociale. Sono queste le priorità indicate da Cgil Cisl Uil del Trentino in occasione del Primo Maggio, quest’anno celebrato al parco urbano di Lavis. A parlare del dramma delle morti sul lavoro, ma anche dei tanti, troppi incidenti che coinvolgono lavoratrici e lavoratori è stato il segretario dell Uil, Walter Alotti. “Le morti e gli incidenti sul lavoro sono un fenomeno che non possiamo accettare e per cui bisogna fare di più. È un costo umano e sociale enorme. Servono più prevenzione e più controlli e serve ampliare gli organici dei servizi ispettivi. Finalmente abbiamo ottenuto che le risorse delle sanzioni siano destinate alla prevenzione. Ma non è abbastanza”.
Alotti si è soffermato anche sull’emergenza salariale. “Chiediamo da tempo rinnovi contrattuali nel pubblico e nel privato e concreto sostegno alla contrattazione”.
Il segretario della Cisl, Michele Bezzi, si è soffermato sul tema della pace “Stiamo vivendo periodo complicato che genera paura e incertezza. La Pace però non è solo assenza di conflitti, è anche coesione sociale, confronto. Il sindacato Trentino ha sempre creduto nel dialogo sociale, con le imprese e con la politica. Solo mettendo insieme tutti gli attori del mondo del lavoro possiamo rendere la nostra terra un posto migliore e più attrattivo, soprattutto per i giovani. Siamo convinti che la pace vada riportata dentro la nostra azione quotidiana, mettendo al centro anche chi oggi lavora. Ogni lavoro è indispensabile e utile comunità. Tutti insieme dobbiamo avere capacità di ascoltare. Soprattutto i giovani”. Bezzi si è soffermato anche sulla necessità di credere e investire nell’ inclusione. “Indispensabile per un paese civile e per dare futuro nostra terra”.
E di giovani ed Europa ha parlato anche Andrea Grosselli, segretario della Cgil del Trentino, sottolineando l’urgenza di rilanciare il percorso di integrazione europea. “Oggi non serve più Italia e meno Europa. A noi serve un’Europa più forte, coesa, capace di dare risposte concrete ai cittadini, soprattutto ai giovani che hanno come orizzonte proprio l'Europa. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi vanno fuori confine in cerca di prospettive migliori, per realizzare le loro aspettative. E lo stesso desiderio spinge molti giovani immigrati a cercare prospettive di vita migliori in Europa”. Dunque uno sguardo al Trentino. “La nostra Autonomia ha senso nella prospettiva di allargare i confini, anche dentro l’ Euregio. Il Trentino deve guardare all'Europa e mutuare le migliori esperienze”. Un’ Euroap che nella visione di Cgil Cisl Uil deve essere sociale, attenta alle persone e che deve riconquistare un ruolo forte rilanciando gli investimenti, sostenendo un transizione tecnologica ed ecologica equa.
In apertura della parte istituzionale ha preso la parola il sindaco di Lavis, Andrea Brugnara che ha ricordato il valore del Primo Maggio e della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori per migliori condizioni di lavoro, come le donne della filanda Tambosi che nel 1890 scioperarono il Primo Maggio per chiedere che la giornata di lavoro fosse ridotta a 10.