Inverno demografico: in Trentino aumentano i residenti, ma calano ancora i nuovi nati, record negativo nel 2023
Il numero stimato dei nati in provincia ammonta a 3.786 unità (225 in meno rispetto al 2022): scende per la prima volta sotto la soglia delle 4.000 unità all'anno. Saldo naturale negativo, ci «salva» l’immigrazione
TRENTO. Al primo gennaio 2024 la popolazione residente in Trentino ammontava a 545.183 persone (+ 2.187 unità rispetto al 1° gennaio 2023). L'incremento - si legge nel report "La popolazione al 1° gennaio 2024 in Trentino. Dati provvisori" pubblicato da Ispat - è del 4,0 per mille, superiore al 2,3 per mille del Nord-est, mentre in Italia la popolazione è calata dello 0,1 per mille.
In provincia solamente il Primiero presenta una diminuzione della popolazione, mentre l'incremento maggiore si è rilevato in Rotaliana e in Alta Valsugana e Bersntol (rispettivamente 8,6 e 6,5 per mille). Confermando che sempre più famiglie, non riuscendo ad acquistare casa nella zona di Trento, si spostano verso nord, o verso Pergine, dove la bolla speculativa immobiliare è più contenuta.
Il numero stimato dei nati in provincia ammonta a 3.786 unità (225 in meno rispetto al 2022): scende per la prima volta sotto la soglia delle 4.000 unità all'anno.
Il tasso di natalità è pari a 7,0 nati per mille abitanti, superiore rispetto al dato nazionale e del Nord-est (entrambi pari a 6,4 per mille) e inferiore agli 8,8 nati per mille abitanti nella provincia di Bolzano. Il tasso di fecondità si è abbassato da 1,45 figli per donna del 2018 a 1,28 figli per donna del 2023.
Nello stesso periodo le donne in età feconda sono passate da 111.840 a 107.234 e i nati si sono ridotti da 4.353 a 3.786.
Il numero stimato di morti ammonta a 5.150 unità, 284 in meno rispetto all'anno precedente, con un tasso di mortalità pari a 9,5 morti per mille abitanti, superiore all'8,5 per mille dell'Alto Adige e inferiore al dato nazionale (11,2 per mille) e del Nord-Est (10,9 per mille). I morti nel 2023 sono stati 5.074.
Il saldo naturale presenta quindi un segno meno (-1.364 unità), confermando una tendenza che va avanti dal 2015.
Il saldo migratorio è positivo (3.551 unità), anche se in diminuzione di quasi 400 unità rispetto al 2022. Il tasso migratorio totale è pari a 6,5 per mille, in linea con il dato del Nord-Est (6,7 per mille) e superiore alla media nazionale (4,6 per mille) e altoatesina (4,9 per mille).