Immobiliare / Analisi

Dopo il boom degli anni scorsi, le compravendite in Trentino calano del 2 per cento, la stima Fimaa

Le dinamiche sono legate all’andamento dei tassi dato che «8 acquirenti su 10 hanno bisogno di un mutuo». Il turismo è un altro fattore determinante, sul fronte degli affitti

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TRENTO. Nel primo trimestre del 2024 le compravendite in Trentino sono state 1.005, con un calo del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Se il dato è positivo - informa la Fimaa del Trentino (Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari) in una nota - si nota però un leggero rallentamento tra gennaio e marzo: a gennaio l'aumento era del 6,7%, a febbraio del 3,5% e a marzo si è registrato un calo del 10%.

"Il rallentamento è dovuto ad una serie di fattori, tra cui anche l'aumento dei tassi di interesse sui mutui, che ha reso più difficile l'accesso al credito per alcune fasce di acquirenti", ha detto il presidente di Fimaa Trentino, Severino Rigotti.

"Ora si attendono le decisioni delle banche centrali per capire se e quando i tassi potranno iniziare a scendere. Inoltre, la scarsa disponibilità di immobili sul mercato, soprattutto di quelli in classe energetica alta, sta rallentando il mercato". "Nonostante il rallentamento - ha aggiunto Rigotti - il mercato immobiliare trentino rimane comunque solido. La domanda di abitazioni è ancora forte, soprattutto da parte di giovani e famiglie. Il turismo rappresenta un fattore importante per il mercato immobiliare locale, anche se costituisce una criticità per quel che riguarda le locazioni, soprattutto nelle aree a maggiore densità turistica".

l dato delle compravendite dimostra una vivacità rispetto alle regioni vicine, ha spiegato il notaio Orazio Marco Poma, "tanto più se raffrontato con lo stesso valore (sul bimestre gennaio-febbraio) delle regioni vicine: per il Trentino la crescita è stata del 3,5% nel bimestre, per la Lombardia è stato del 3,2, l'Emilia Romagna 0,5, Veneto 2,4%. Solo l'Alto Adige fa meglio con un 5,6%, mentre la media italiana è del 2,5%".

Poma ha ricordato che "ricorrere ad un finanziamento è indispensabile per circa 8 acquirenti su 10, quindi l'andamento dei tassi è un fattore che incide sensibilmente. Nel 2024 la dinamica è in crescita ma va lentamente assottigliando ed è possibile che nel secondo trimestre cali ancora in attesa di capire come si stabilizzeranno i tassi". 

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