Infanzia / Protesta

Asili aperti in luglio, l'1 sarà sciopero delle maestre, l’assemblea sindacale è compatta

Aderiscono Cgil, Cisl e Uil: «Finora dalla Provincia parole, ma niente fatti», e si raccolgono le cartoline di protesta da inviare a Gerosa: migliaia

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TRENTO. Che le insegnanti delle scuole dell'infanzia, e con loro il personale ausiliario e delle mense, non fossero propriamente felici e soddisfatte non è una novità. Da ormai oltre tre anni, infatti, il braccio di ferro con la Provincia va avanti. Il tema simbolo è quello dell'apertura a luglio, ma i nodi sono anche legati al contratto e ai percorsi didattici, senza dimenticare il progetto "zerosei" che sta tornando in auge nelle aule della politica. Per questo Cgil, Cisl e Satos hanno proclamato ufficialmente una giornata di sciopero: il prossimo 1 luglio, lunedì, le insegnanti incroceranno le braccia per ribadire la loro contrarietà all'apertura nel l'undicesimo mese.

Lo sciopero è stato proclamato ufficialmente martedì, al termine di una partecipata assemblea, nella quale i rappresentanti dei tre sindacati (Raffaele Meo e Bianca Francesconi per la Cgil, Monica Bolognani per la Cisl e Ennio Montefusco per Satos) hanno discusso insieme a circa quattrocento maestre, prima di andare in corteo dal cinema Vittoria alla Provincia.

«La possibilità dello sciopero - spiega Raffaele Meo - era in cantiere, in realtà già dallo scorso anno. Le insegnanti erano convinte dell'azione e c'erano varie ipotesi sulla data possibile. Ma non solo di luglio si è parlato all'interno dell'assemblea, visto che i temi affrontati sono stati parecchi».

La Cisl scuola si schiera naturalmente dalla parte delle insegnanti, ferma restando la disponibilità al dialogo con la Provincia e con l'assessora Gerosa per provare a risolvere la situazione: «La Cisl supporta e promuove convintamente l'azione di protesta, pur restando disponibile ad un confronto responsabile e autentico con l'amministrazione provinciale».Si noterà che una sigla sindacale manca all'appello. Si tratta della Uil, che negli ultimi giorni ha promosso ben quattro assemblee con le insegnanti e il personale delle scuole dell'infanzia per fare il punto della situazione. L'ultimo incontro si è svolto proprio ieri. «Sono stati tutti incontri molto interessanti e partecipati - commenta Pietro Di Fiore - e anche oggi c'erano più di trecento persone».

Nei giorni scorsi lo stesso Di Fiore aveva paventato anche la possibilità di uno sciopero: «Per ora dalla Provincia ci sono parole ma non fatti. Ci siamo presi l'impegno di vigilare e presidiare: se entro dicembre non vedremo passi concreti siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni di protesta, sciopero compreso». Ora, alla luce della proclamazione per l'1 luglio, il sindacalista aggiunge: «Lo sciopero delle altre sigle è legittimo, ci mancherebbe. Credo che avremmo potuto decidere insieme la data: visto che siamo tutti d'accordo su luglio, avremmo potuto procedere unitariamente. Scriverò ai colleghi nelle prossime ore. Anche se, secondo me, l'1 luglio non è una buona data: se diciamo alle lavoratrici no al lavoro a luglio, scioperare a luglio non è l'ideale. Poi c'è un tema che forse stiamo sottovalutando un po', ovvero il ritorno del progetto "zerosei". Noi siamo per 0-3 e 3-6. E noto una pericolosa intesa tra la proponente Masè e alcuni esponenti dell'opposizione in tal senso».

Intanto la Uil prosegue nella raccolta delle "cartoline" da consegnare all'assessora Gerosa. «Ad oggi ce ne sono 1.300 già "compilate", ma contiamo di arrivare a non meno di 2.500. Stanno firmando anche genitori e docenti degli altri gradi di scuola».

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