Politica / Esecutivo

Al Festival il ministro Nordio. Chico Forti? "Nessuno sconto di pena"

Il titolare del dicastero rilancia l’azione del governo: il “pacchetto” va avanti, riforma delle intercettazioni che hanno «devastato i diritti», e sul celebre ergastolano trentino promette che sconterà il carcere

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TRENTO. Per cominciare, un argomento locale: su Chico Forti "non ci sono corsie preferenziali. Le critiche sono il sale della libertà e in una democrazia non mi stupiscono. La situazione è chiarissima, l'accordo con gli americani è stato pieno e leale. Ci sarà un'espiazione della pena secondo le leggi italiane che gli americani conoscono perfettamente e abbiamo ottenuto il grande risultato umano che una persona detenuta possa vedere la madre molto anziana e su questo siamo soddisfatti". Lo ha detto il ministro alla Giustizia, Carlo Nordio, a margine del suo intervento al Festival dell'economia di Trento.

"I diritti sono stati devastati sulle intercettazioni" ha poi detto il ministro, rispondendo ad una domanda sul pronunciamento della Corte europea per i diritti dell'uomo sul caso Contrada. "La Cedu dice che noi abbiamo violato i diritti umani. Noi faremo una riforma sulle intercettazioni: per quanto riguarda la lotta alla mafia, al terrorismo, alla grande delinquenza le intercettazioni sono non solo indispensabili ma insufficienti. Dopodiché il caso odierno è emblematico, perché non è stata tutelata la 'terza persona' non coinvolta in indagini".

"Il pacchetto Nordio andrà in parlamento e stiamo lavorando ad una riforma delle intercettazioni e dei sequestri", ha aggiunto Nordio.

"Mi domando - ha concluso il ministro - che effetto avrà la sentenza su alcune indagini in corso. Le intercettazioni devono essere un mezzo di ricerca della prova e non un mezzo di prova".

Per quanto riguarda la lotta alla corruzione, Nordio ha detto "l'Italia ha un arsenale normativo penale che è il più severo e agguerrito d'Europa con 17 norme per combattere la corruzione", ma che il suo contrasto va disgiunto dall'abuso d'ufficio. "Non è un reato spia ma il contrario della corruzione, allora il rimedio è annullare l'atto amministrativo illegittimo ed il risarcimento del danno pecuniario che è molto più efficace della norma penale".

Sulla tutela della libertà di stampa, infine, Nordio ha detto che vorrebbe introdurre "la querela o la citazione temeraria, c'è comunque l'impegno per una norma a tutela dei giornalisti".

"Noi per la prima volta entro il 2026 colmeremo gli organici della magistratura. I magistrati in servizio sono circa 9.000 ma dovrebbero essere circa 10.500, quindi abbiamo in progetto di assumerne 1.900 con tre concorsi" ha detto inoltre il ministro, al Festival dell'economia di Trento.

 

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