Economia / La premier

Meloni, contestata dagli anarchici, al Festival di Trento: “Premierato, o la va o la spacca”

La Presidente del Consiglio dei ministri si è raccontata sul palco del Teatro Sociale. E ha detto: "Voglio vedere meglio quello che dobbiamo fare sull'accertamento sintetico. Una cosa è colpire i casi intollerabili, gente che gira col Ferrari e si dichiara nullatenente, un'altra cosa è inserire nell'ordinamento un'altra norma che vessa cittadino”

REGIONE Superbonus, un affare per soli trentini

TRENTO. La premier Giorgia Meloni sta parlando al Festival dell’Economia. La Presidente del Consiglio dei ministri si è raccontata sul palco del Teatro Sociale di Trento in un incontro dal titolo: “Io, Giorgia e i dilemmi dell’Europa". E ha subito toccato una serie di tematiche economiche importanti. Come quella del Superbonus: "Io non ho bisogno di fare cassa sul Superbonus ma di limitare l'emorragia perché i nostri conti non la reggono e non produce quanto promesso. Quello che stiamo facendo sul superbonus per molti è impopolare ma quando si viaggia a costi di 220 miliardi di euro, come il Pnrr, per ristrutturare il 4% degli immobili, una stretta la devi mettere altrimenti rischi di andare fuori controllo".

REDDITOMETRO

"Ho sospeso la norma sul redditometro perché la voglio vedere meglio. Bisogna ragionare nel merito sulla norma migliore che sia efficace sulla grande evasione, sui fatti intollerabili, e per garantire il cittadino".

EVASORI

"Voglio vedere meglio quello che dobbiamo fare sull'accertamento sintetico: una cosa è colpire i casi intollerabili, gente che gira col Ferrari e si dichiara nullatenente, un'altra cosa è inserire nell'ordinamento un'altra norma che vessa cittadino. Poi c'è chi nella maggiorando può dire 'togliamo proprio l'accertamento sintetico”. Io posso temere che togliendolo non ci si possa occupare dei casi più eclatanti".

PREMIERATO 

"Ne vale la pena" di fare il premierato, "è una riforma necessaria in Italia" e "o la va o la spacca: ma nessuno mi chieda di scaldare la sedia o stare qui a sopravvivere, non sarei la persona giusta per ricoprire questo incarico". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite del Festival dell'economia a Trento.

LAVORO

"Schlein parla di lavoro povero? Grazie alla segretaria del Pd perché ci ricorda i disastri della sinistra al governo. Può chiedere a Schlein cosa ne pensa dei risultati portati da loro quando erano al governo. Io sono fiera che in un anno e mezzo abbiamo fatto ricrescere i salari. Quando siamo arrivati al governo i lavoratori che attendevano il rinnovo del contratto erano il 54% oggi sono il 35%. Noi cercheremo di fare meglio, però le lezioni da chi ha fatto calare dell'1,5% i salari quando era al governo no".

SALARIO MINIMO

 "C'è una ragione per cui temo che in un sistema come quello italiano il salario minimo non dia la risposta che si sta cercando: noi abbiamo un'altissima contrattazione sindacale. L'Unione europea stessa, quando parla di salario minimo dice nei sistemi che non sono come quello in Italia. Se ho la legge sulla retribuzione minima oraria a 9 euro, quel parametro non è aggiuntivo, può diventare sostitutivo. In buona parte i contratti hanno una retribuzione oraria più alta di 9 euro. Quante possibilità ci sono che siano più i lavoratori che vedono abbassarsi il salario rispetto a quelli che se lo vedrebbero aumentati? Con una norma sul salario minimo ci sono rischi di depotenziare la contrattazione collettiva. Bisogna fare attenzione. Poi, che esista una sacca di lavoro povero su cui bisogna intervenite in maniera precisa sono d'accordo". 

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