Consumi / Analisi

Che oggetti acquistano i trentini? Meno telefonini, meno computer, più automobili (ma è un dato drogato)

Crollo del settore dell’elettronica, eppure siamo la terza provincia in Italia per acquisto di «beni durevoli»: l’influenza delle agevolazioni fiscali

TRENTINO Sempre più famiglie in difficoltà: si taglia su tutto

di Chiara Zomer

TRENTO. I telefonini? Piacciono meno di un tempo, o ci sono meno soldi per comprarli. Stessa cosa per l'elettronica: in Trentino negli ultimi tre anni c'è stato un tracollo. Le famiglie trentine cambiano il modo in cui usano il denaro, e cambiano l'entità dei loro guadagni che dedicano ai beni durevoli. A dirlo sono i dati elaborati da Findomestic, che segnala per la nostra regione - ma anche per la nostra provincia - un aumento considerevole di consumi in beni durevoli (+7,7% in Trentino e + 6,8% a Bolzano), trascinato dall'aumento nell'acquisto di auto. Ma che indica un calo - in alcuni casi un crollo - dei beni durevoli a cui tradizionalmente i trentini sono affezionati.

Ma perché ha senso tenere monitorato questo tipo di consumi? Perché sono di solito i più onerosi e sono quelli su cui si riflette maggiormente prima di mettere mano al portafoglio. E perché, in ultima analisi, contribuiscono a dare la misura della ricchezza percepita dei consumatori di un territorio.

E quindi come si muovono i consumatori trentini e altoatesini? Con dinamiche in parte sovrapponibili, in parte no. Bolzano, tanto per cominciare, è più ricca: ha il secondo reddito pro capite più alto d'Italia (30.696 euro, +5,6%) mentre Trento si ferma a 25.770 euro (+4,9%).

Eppure è a sud che si spende di più, per i beni durevoli: per ogni famiglia trentina si calcola una spesa di 3.567 euro, (a Bolzano sono 3.322 euro): Trento è la terza provincia italiana, in termini di denaro speso in beni durevoli, superata solo da Modena e Biella.

Ma dove spendono i soldi trentini? In mobilità, soprattutto. E qui una precisazione è doverosa: l'immatricolazione delle auto in Trentino è "drogata" da facilitazioni fiscali, quindi non è il valore assoluto di quanto investito da guardare, ma il trend. E quello sembra positivo: +18,9% sulle auto nuove, +22,2% su quelle usate, con una crescita in percentuale più alta rispetto al resto d'Italia, dove l'aumento c'è - forse spinto anche dagli incentivi - ma più ridotta: +18,7%.

Regge da noi il settore mobili, che dal unto di vista dell'ordine di grandezza si prende una fetta importante degli 865 milioni di euro che i Trentini spendono in beni durevoli: in mobili sono andati 211 milioni di euro, di fatto stabili sul 2022 (+0,1%).

Altrettanto reggono gli elettrodomestici, che fanno registrare anzi un lievissimo aumento (+ 1,3% sul 2022, per un equivalente valore di 81 milioni di euro).

Quello che stupisce è il crollo - perché è impossibile non definirlo così - di tutto il settore dell'elettronica. A pagare il prezzo più altro è l'elettronica di consumo (ferma a 23 milioni d euro, con un -30% sul 2022), ma anche l'information technology, settore in cui cadono computer e accessori, fa segnalare una flessione a doppia cifra (24 milioni di euro, -11,3% ).

Male vanno anche i prodotti di telefonia, che sembrano aver superato la fase espansiva: 59 milioni di euro, per un calo del 4,5%.

Un trend che si replica quasi identico in Alto Adige, ma che soprattutto si aggiunge alla flessione già importante che si era registrata nel 2022. Se si guarda il trend storico, per ci sono numeri da brividi per i settori legati all'elettronica e alle tecnologie: l'acquisto di computer e accessori vede una flessione, a livello regionale, ormai sensibile: nel 2021 si spendevano, tra Trento e Bolzano, 62 milioni di euro, diventati 54 nel 2022 (con una flessione del 13,3) e nel 2023 già ancora a 48 milioni con un ulteriore calo del 10,9%. Ma più pesante ancora è il bilancio dell'elettronica di consumo: in due anni si sono persi per strada 33 milioni di euro: si spendevano 77 milioni nel 2021, diventati 63 nel 2022 (con un calo del 13,3%) scesi ancora a 44 milioni nel 2023 (ulteriore calo come detto del 30%). 

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