Lavoro / Allarme

Cgil: caporalato e sfruttamento anche in Trentino, servono più controlli

"Necessario un monitoraggio continuo, ma il servizio della Provincia oggi è sotto organico. Bisogna anche favorire la regolarizzazione dei cittadini stranieri e potenziare delle politiche di accoglienza. Qualcuno è venuto da noi a chiedere aiuto ma poi è sparito perché i datori di lavoro li minacciano e sequestrato loro anche i documenti"

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TRENTO. "Il quadro di sfruttamento ai danni di lavoratori pakistani che emerge dalle indagine della guardia di finanza desta rabbia e sconcerto e ci restituisce, purtroppo, l'immagine di un Trentino dove il caporalato è una realtà con cui fare i conti".

A dirlo in una nota sono il segretario generale della Cgil Andrea Grosselli e la segretaria generale di Slc del Trentino Norma Marighetti, con riferimento alla vicenda venuta alla luce in Vallagarina, di sfruttamento di lavoratori pakistani.

"Anche questa volta - sottolineano Grosselli e Marighetti - le vittime sono stati lavoratori fragili, non regolari, in condizione di bisogno che con il ricatto di un possibile permesso di soggiorno venivano sottopagati e fatti lavorare per ore e ore".

Cgil del Trentino sottolinea che "alcuni di questi lavoratori si sono rivolti anche ai nostri uffici, ma purtroppo sono poi spariti. Ci siamo messi a disposizione dei lavoratori, ma purtroppo non avevano possibilità di denuncia non solo per paura, ma anche perché i datori di lavoro avevano sequestrato loro anche i documenti e molte volte li hanno minacciati di ritorsione sui familiari nel loro Paese.

Per questa ragione vista la totale impotenza in cui si trovano restiamo convinti che questi fenomeni si contrastino rafforzando i controlli e per questa ragione siamo grati alla Guardia di finanza per l'operazione condotta in Vallagarina".

Secondo il sindacato però serve anche "un monitoraggio continuo che diventa possibile solo rafforzando il personale del servizio lavoro della Provincia, oggi sotto organico".

"Bisogna allo stesso tempo agire sul fronte della regolarizzazione dei cittadini stranieri e delle politiche di accoglienza", aggiunge la Cgil, che ribadisce la sua contrarietà alle "politiche condotte dalla giunta Fugatti, in linea con le scelte del governo Meloni, in tema di immigrazione".

Il sindacato ricorda anche che sabato 6 luglio parteciperà alla manifestazione nazionale organizzata a Latina contro il sistema del caporalato e dello sfruttamento dopo la morte di Satnam Singh.

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