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Bollette "pazze" agli inquilini Itea: alla fine dovranno pagare tutto (ma con più tempo per farlo)

La soluzione dell’assessore Marchiori: da 24 a 48 mesi per saldare. Insorgono i sindacati e Zanella del Pd attacca: «Intimano di pagare, senza chiarire se ci sono state anomalie nei contratti di fornitura»

TRENTO. Alla fine gli inquilini dovranno pagare. Con una maxi rateizzazione e quote mensili più agevoli, ma dovranno comunque saldare i propri debiti. Con sindacati (Sunia in primis) e politici (Paolo Zanella del PD in primis) decisamente delusi: la loro speranza, infatti, era che la Provincia potesse arrivare a soluzioni diverse.

La questione, che va avanti da mesi e mesi, è quella legata al pagamento di affitti, bollette per il riscaldamento e spese condominiali che sono cresciute in maniera importante e inaspettata negli scorsi anni. E chi vive nelle case Itea, quindi persone che partono già da una situazione di difficoltà, non riusciva a saldare quanto richiesto.

Ora la Provincia, dopo tavoli, incontri e confronti dei mesi scorsi, ha ufficializzato quello che farà: «Itea concederà condizioni più sostenibili agli inquilini in difficoltà. La direttiva prevede un aumento del tempo a disposizione per il rientro dei pagamenti», scrive piazza Dante in una nota.

Nello specifico, la decisione riguarda la rateizzazione per i piani di rientro sia dei canoni di locazioni degli appartamenti che delle spese condominiali maturate nel 2021/2022 e 2022/2023, le annate maggiormente interessate dal caro energia.

Se prima l'intervallo per la rateizzazione andava da 12 a 18 mesi, potendo arrivare in casi straordinari a 24 mesi, ora la soglia viene elevata a 24 mesi per le morosità fino a 2. 500 euro e fino a 48 mesi in presenza di morosità oltre i 2. 500 euro.

«Il piano di rientro e la relativa rateizzazione - spiega l’assessore provinciale all’edilizia pubblica Marchiori - è una misura che consente, a chi deciderà di aderire, di sanare la posizione debitoria nei confronti di Itea e fermare le eventuali procedure di revoca in atto. Naturalmente si tratta di un aiuto per chi si trova in situazioni di difficoltà concreta e non per chi invece sta venendo meno ai patti per altri motivi».

A inizio luglio la segretaria del Sunia Cgil Manuela Faggioni aveva fatto il punto della situazione, riferendo di 1. 747 rateizzazioni avviate nel corso del 2023 alle quali se ne aggiungo altre 398 nei primi cinque mesi dal 2024. «Ma queste sono soltanto quelle avviate formalmente, quelli che l'hanno ottenuta: le richieste sono molte di più. Inoltre nei primi cinque mesi dell'anno Itea ha inviato ai propri inquilini 1. 275 solleciti di pagamento».

Sulla questione è nuovamente intervenuto il consigliere del Pd Paolo Zanella: «Prima di rateizzare bisogna fare chiarezza. La notizia che infine si sia giunti alla maxi rateizzazione non è ciò che ci si aspettava. Al Comitato provinciale Marchiori aveva garantito che la situazione dell'aumento anomalo delle bollette energetiche nei condomini misti (ITEA e privati) sarebbe stata chiarita prima di arrivare ad una soluzione. Invece si è deciso di chiedere i soldi agli inquilini, senza prima aver chiarito se vi siano state anomalie nella stipula e gestione del contratto calore e quali siano state le eventuali responsabilità dei vertici di Itea. Questo è inaccettabile nei confronti degli inquilini dell'edilizia pubblica, sia di chi è moroso che di chi, con grande sforzo è riuscito a saldare i conti, che però ancor oggi non è stato chiarito se erano o meno dovuti in quei termini. Da gennaio ho presentato ben tre interrogazioni sul tema, tutte senza risposta. Ora quelle risposte devono arrivare, per chiarire cosa è successo e le responsabilità».

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