Furti e clonazione di carte per il rifornimento di carburante, arrestato dai carabinieri il capo dell’organizzazione
Le indagini sono partite a seguito di numerose denunce per la clonazione di carte carburante aziendali. Con questa cattura, si conclude la fase di esecuzione delle 27 misure cautelari: tre di questi risiedono in Trentino
L'OPERAZIONE Guadagni da 15mila euro a settimana
CAVALESE. Nella mattinata del 22 agosto, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Cavalese carabinieri congiuntamente ai colleghi della Sezione di Polizia giudiziaria. presso la Procura della Repubblica di Trento, hanno rintracciato e tratto in arresto a Guastalla (RE), un rumeno ritenuto essere al vertice della struttura criminale dedita alla clonazione seriale di fuel card e furti massivi di carburante smantellata dai Carabinieri lo scorso il 4 giugno con l’operazione “Free Fuel”.
L’uomo, stanziale in Romania e destinatario di M.A.E. (mandato arresto Europeo) emesso in questo ambito, era il referente del sodalizio per il procacciamento dei c.d. “skimmer”, ovvero sofisticati dispositivi in grado di captare e registrare i dati contenuti dalle tessere magnetiche e dei rispettivi codici PIN utilizzati.
Da quanto emerso, delle investigazioni condotte dai carabinieri della Sezione di P.G. e quelli del N.O.R. di Cavalese, il ricercato che disvelato un alto spessore criminale ha sempre mantenuto un basso profilo non lasciando traccia dei suoi spostamenti muovendosi con autovetture intestate a terze persone per rendersi non tracciabile.
Le indagini hanno documentato come l’indagato faceva la spola tra la Romania e l’Italia, con dei viaggi “di lavoro” in compagnia dei sodali trentini anche in terra spagnola, dov’era stata individuata una cellula operativa della consorteria.
L’arrestato veniva descritto dagli stessi indagati come uno dei massimi referenti a livello europeo in grado di assemblare e vendere tali dispositivi. Con questa prestigiosa cattura, si conclude la fase di esecuzione delle 27 misure cautelari.