Politica / Autonomisti

Il Patt verso il congresso, ma non tutti rivogliono Marchiori: in dicembre si andrà alla conta

Sarà sancita la riunificazione con Kaswalder e Progetto Trentino di Grisenti: ma insieme a Tonina, Kaswalder chiede nomi nuovi per la segreteria (e anche alla presidenza di Panizza)

TRENTO Ianeselli si ripresenta, e a sorpresa il Patt si riavvicina

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. Il Patt terrà il suo congresso di riunificazione con gli Autonomisti popolari di Walter Kaswalder e l'ingresso di Progetto Trentino di Silvano Grisenti e Mario Tonina il primo dicembre prossimo.

Ma le acque all'interno delle Stelle alpine, in vista di questo importante appuntamento per il partito autonomista sono tutt'altro che tranquille.

Le nuove componenti, rappresentate dagli eletti in consiglio provinciale, ovvero l'assessore provinciale alla Salute, Mario Tonina, e i consiglieri Maria Bosin e Walter Kaswalder, affinché il congresso segni l'avvio di un percorso nuovo e non una semplice fusione per incorporazione dei nuovi arrivati, chiedono un cambio al vertice delle Stelle alpine.

Questo vuol dire che il segretario Simone Marchiori e il presidente Franco Panizza dovrebbero farsi da parte per lasciare spazio ad altri in modo da segnare una discontinuità rispetto a questo duopolio.Ma non sembra che abbiano l'intenzione di cedere il passo, anzi, vorrebbero riproporsi visto che rivendicano di aver riportato il Patt al governo della Provincia, scegliendo il centrodestra, e di essere stati artefici di questo allargamento che ha compensato l'emorragia di chi ha seguito Paola Demagri e Michele Dallapiccola in Casa Autonomia.

Kaswalder e Tonina però non ci sentono e chiedono un nome diverso per la segreteria, auspicando una soluzione condivisa e dunque unitaria. Non si sa ancora chi potrebbe guidare il nuovo Patt anche se circola l'ipotesi di Stefano Bresciani, di Arco, un autonomista doc già candidato in consiglio provinciale.

Se non si trovasse l'accordo, però, Panizza e Marchiori contano di poterla spuntare grazie al fatto che ritengono di poter controllare il maggior numero di delegati al congresso a differenza delle componenti che fanno riferimento a Kaswalder e agli ex di Progetto Trentino.

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