Personale Ata della scuola trentina, l'allarme dei sindacati, fra precariato e posti ancora vacanti
«Da tutta l’estate – dicono Cgil, Cisl e Satos – chiediamo un incontro alla Gerosa. Che ora ci convoca, quando ormai l’anno scolastico è partito»
TRENTO. Il personale della scuola vive una fase di difficoltà e malessere legato alla carenza di personale, alla mancanza di stabilizzazioni, di un piano di formazione e della definizione di alcuni ruoli chiave come l'amministratore di sistema. La Flc Cgil, Cisl Scuola e Satos durante l'estate - ricorda una nota dei sindacati - hanno chiesto ripetutamente un confronto con l'assessora Francesca Gerosa e la responsabile del Dipartimento Istruzione e cultura Francesca Mussino per mettere a terra azioni immediate su questi temi di natura pratica senza mai ricevere alcun riscontro.
Lunedì prossimo, 14 ottobre, la titolare delle deleghe all'istruzione ha convocato un incontro per "l'illustrazione delle diverse progettualità sulle quali sta lavorando e che prenderanno avvio in questo anno scolastico", ma i segretari provinciali Raffaele Meo, Monica Bolognani e Ennio Montefusco temono che si tratti di un ennesimo incontro interlocutorio, ultimo di una lunga serie, che non si tradurrà in soluzioni concrete a questioni di ordine estremamente pratico e urgente molto sentite da lavoratrici e lavoratori, sul tavolo già da inizio 2024, in tempo utile per compiere qualsiasi tipo di ragionamento e tradurlo in iniziativa ben prima dell'inizio dell'anno scolastico.
In particolare - ancora la nota - le sigle sindacali pongono l'accento sull'urgenza di un piano di assunzioni e stabilizzazioni. "All'inizio di questo nuovo anno scolastico risultavano vacanti più di 500 posti d'organico: circa 290 collaboratori scolastici su un organico di 1000, 200 amministrativi su un organico di 730 e 23 assistenti di laboratorio scolastico su un organico di 245. Un quarto del personale lavora con un contratti a termine, in alcuni casi con più di 5 anni di precariato alle spalle, incertezza sulla sede lavorativa e senza la prospettiva di un assunzione a tempo indeterminato per mancanza di graduatorie utili all'assunzione perché i posti messi a concorso negli ultimi anni hanno consentito di coprire solo una porzione molto limitata del fabbisogno effettivo di personale.
Altro nodo critico riguarda la figura dell'amministratore di sistema, che avrebbe il compito di gestire la rete informatica e server delle scuole, prevista dalla normativa. "Da marzo 2023 l'amministrazione ha interrotto ogni interlocuzione sulla definizione di questa figura nonostante le nostre ultime sollecitazioni. Si tratta di una mansione che i dirigenti scolastici chiedono regolarmente agli assistenti di laboratorio di informatica".
Ferme sul tavolo ci sono anche l'attuazione del programma annuale 2024/2025 della scuola dell'infanzia con particolare riferimento alla definizione delle modalità di erogazione dell'offerta dei servizi del mese di luglio, la contrattazione F.O.R.E.G. anno scolastico 2024/2025, non ancora avviata, e la prosecuzione del confronto sulla valorizzazione della figura dell'assistente educatore. Non pervenuta anche la definizione di un piano di formazione per il personale Ata e assistente educatore, "un aggiornamento fondamentale per sostenere ed accompagnare i neo assunti, ma anche per il resto del personale".
In conclusione, dunque, ben venga l'incontro ma è importante che si entri nel merito di soluzioni pratiche e tempestive, dicono le sigle sindacali.