Giochi olimpici 2026: in Trentino serviranno 2.500 volontari
Il Coordinamento provinciale sta proponendo nelle valli incontri divulgativi: saranno assegnate qui circa un terzo delle medaglie in palio tra febbraio e marzo per "Milano-Cortina"
EVENTI Sulle Dolomiti solo la cerimonia di chiusura paralimpica
PREDAZZO Il costo dei trampolini è quasi raddoppiato
TRENTO. Il Coordinamento provinciale per le Olimpiadi sta organizzato una serie di incontri sul territorio per presentare l'appuntamento olimpico e paralimpico a meno di 500 giorni dalla cerimonia di inaugurazione di Milano Cortina 2026, che sarà la terza edizione italiana dei Giochi olimpici invernali dopo quella bellunese di Cortina d'Ampezzo (1956) e Torino (2006) e si articolerà su un'area di 22.000 chilometri quadrati, fra la Lombardia e le Dolomiti, con sette villaggi olimpici e tre paralimpici.
I Giochi si apriranno il 6 febbraio 2026, chiusura il 22 febbraio, le Paralimpiadi scatteranno il 6 marzo e dureranno fino al 15 marzo.
Circa un terzo delle medaglie in palio saranno assegnate proprio in Trentino, che ospiterà 21 competizioni tra sci di fondo, salto speciale e combinata nordica, e 39 competizioni paralimpoche tra para cross-country e para biathlon.
L'appuntamento a cinque cerchi - si legge in una nota - richiederà circa 2.500 volontari in Trentino, per i quali ha breve - ha spiegato Silvia Vaia del Nordic Ski Val di Fiemme - inizieranno le selezioni.
A Malé, in Val di Sole, si è tenuto il secondo incontro di presentazione delle Olimpiadi invernali.
Il rappresentante del Coordinamento olimpico trentino Pietro De Godenz ha descritto il lavoro di avvicinamento in corso, illustrando il funzionamento della macchina organizzativa e i lavori di rifacimento e miglioramento delle sedi di gara e delle location che ospiteranno gli atleti.
"Le sedi - ha detto - saranno modificate con interventi puntuali per farle diventare funzionali e attrattive nell'arco di tutto l'anno, sia per gli sportivi che per i turisti. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi daranno una grande visibilità alle nostre valli. Non saranno le Olimpiadi della Val di Fiemme o del Trentino, ma le Olimpiadi italiane".