Sanità / Lo scontro

Costi alle stelle per le nascite negli ospedali periferici. Cgil: “A Cavalese 20mila euro a parto”

Il sindacato sul piede di guerra: "L'apertura alle cooperative di gettonisti per coprire il servizio nei punti nascita di Cles e Cavalese rappresenta in modo plastico e definitivo il prevalere di scelte ideologiche, letteralmente a tutti i costi, a dispetto non solo della sicurezza e dell'appropriatezza delle prestazioni ma anche dello spreco di risorse pubbliche"

IL CASO L'insostenibile costo dei punti nascita di valle

TRENTO. "L'apertura a cooperative di gettonisti in Trentino per coprire il servizio nei punti nascita di Cles e Cavalese rappresenta in modo plastico e definitivo il prevalere di scelte ideologiche, letteralmente a tutti i costi, a dispetto non solo della sicurezza e dell'appropriatezza delle prestazioni ma anche dello spreco di risorse pubbliche". Lo afferma, in una nota, Luigi Diaspro, segretario della Fp Cgil del Trentino.

"Mentre assistiamo a dichiarazioni da parte dell'Assessorato e dell'Azienda sanitaria che assicurano di voler limitare l'uso dei gettonisti sin dall'inizio della legislatura, nei fatti si continua ad andare in direzione davvero ostinatamente contraria, per un servizio che può essere assicurato tranquillamente presso le strutture cittadine, visti i numeri dei casi trattati", aggiunge Diaspro, secondo cui "si alimenta un circolo vizioso e si aggirano platealmente le norme che limitano il ricorso a gettonisti".

Il segretario della Fp evidenzia anche "un problema di spreco di risorse pubbliche a discapito del personale interno, per il quale si fa fatica a rinnovare i contratti di lavoro e a garantire non solo retribuzioni al passo dell'inflazione, ma anche sul benessere lavorativo e sui tempi di conciliazione".

Secondo i dati riportati dal sindacato, nel 2022 a Cavalese sono nati 132 bimbi, per un costo a parto stimato in 20mila euro, mentre all'ospedale di Cles, con 242 parti, la spesa per ogni parto è di circa 17.600 euro, contro i 5.200 euro di Trento ed i 4.823 di Rovereto. "Chiediamo sul punto un incontro urgente all'assessore Mario Tonina", ha concluso Diaspro. 

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