Infermieri dall’estero, la posizione dell’Ordine: «Ok, ma rispetto dei requisiti»
Arrivo di infermieri dall’India e dall’Argentina per rinforzare la sanità italiana, continua il dibattito. L’Ordine: “imprescindibile è il rispetto di una serie di requisiti e standard professionali e linguistici”
TRENTINO "Mancano 400 infermieri, è emergenza vera"
L'INIZIATIVA "Facciamo rientrare dall'estero i nostri infermieri"
TRENTO. Un’apertura, con però una serie di richieste. Stiamo parlando della questione legata all’arrivo di infermieri dall’India e dall’Argentina per rinforzare la sanità italiana, e di conseguenza quella trentina. L’idea arriva da Roma e dal ministro, ma c’è stata già stato l’ok della conferenza stato-regioni. E il direttore generale dell’Apss ha lasciato ovviamente la porta aperta: «Si è avviata una valutazione sulla possibilità di ricorrere anche a infermieri dall’estero».
Su questo è intervenuto anche l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento: «Comprendiamo la logica della cooperazione internazionale, modello già adottato in diversi Paesi: in linea con la posizione della FNOPI, questo Ordine resta aperto all’accoglienza di infermiere e infermieri dall’estero, pur ritenendo che tale possibilità non possa costituire una misura strutturale alla carenza di infermieri in Italia e in Trentino».
A questo punto arriva il “però”, che è già stato fatto presente in maniera ufficiale all’assessore Tonina: «Chiediamo però che il reclutamento di colleghe e colleghi sia etico ed in Paesi dove non si generi a sua volta una carenza infermieristica per il loro trasferimento. Inoltre, è imprescindibile è il rispetto dei seguenti requisiti e standard professionali e linguistici: titoli abilitanti previsti e riconosciuti dalle vigenti norme europee sulla libera circolazione dei professionisti”.
E ancora: “Certificazione delle competenze professionali; iscrizione a un registro speciale in attesa di perfezione l’iscrizione all’Ordine, certificazione della lingua italiana livello B2. Tali requisiti sono a garanzia della sicurezza e qualità delle cure infermieristiche, al fine di tutelare i cittadini e in particolare anziani, disabili e fragili. La priorità rimane, tuttavia, l’aumento dell’attrattività e si rinnova la necessità di definire un piano di contrasto alla carenza e di rilancio del valore della professione”.
I dettagli sull’arrivo di infermieri indiani non sono ancora definiti, ma si ricorda che per andare a lavorare per l’Apss è necessario superare un concorso pubblico, al quale è possibile accedere se si hanno i titoli.