«Gli arrivi dall'estero non sono la soluzione alle carenze di personale sanitario»
Cesare Hoffer, segretario del Nursing Up, chiede invece alla politica trentina di valorizzare piuttosto le risorse presenti sul territorio e di migliorare le condizioni per far rientrare gli infermieri che in questi anni sono fuggiti altrove
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TRENTO. «Il nostro sistema sanitario ha bisogno di professionisti formati, pronti a rispondere alle crescenti necessità assistenziali». Cesare Hoffer, segretario del Nursing Up non vede di buon occhio l'arrivo di professionisti dall'estero e chiede invece alla politica trentina di valorizzare le risorse presenti sul territorio e far rientrare gli infermieri che in questi anni sono fuggiti altrove.
«La politica del "tutto a tutti in maniera indiscriminata" e di una contrattazione collettiva che non garantisce una reale valorizzazione economica-giuridica dei nostri professionisti sanitari deve finire, lasciando spazio ad una reale riforma contrattuale, che a nostro avviso dovrà individuare un'area specifica contrattuale più elevata per la valorizzazione dei professionisti sanitari, attualmente penalizzati rispetto anche ai colleghi europei - spiega il sindacato in una nota - .
I nostri professionisti laureati hanno elevata formazione, sono titolari di elevate competenze e responsabilità, hanno l'obbligo dell'assicurazione colpa grave, dell'iscrizione all'ordine e della formazione continua, fattispecie che comportano per loro ulteriori spese, a fronte di uno stipendio nettamente al di sotto della media europea.
L'omologazione stipendiale con figure a più bassa formazione e responsabilità ha portato al disastro attuale, con relativo abbandono della professione infermieristica e scarsa attrattività dei giovani, i dati sono impietosi, tanti posti in università sono rimasti scoperti a Trento e in tutta l'Italia». Il sindacato i chiede come potranno essere garantite le aperture dei nuovi servizi, in particolare le case della salute e gli ospedali di comunità, che richiederanno centinaia di nuovi professionisti, a fronte di una popolazione che invecchia sempre più?
«Il vero paradosso poi è che facciamo scappare all'estero i nostri infermieri e poi andiamo, poco eticamente, a prenderli in India, Argentina, creando poi figure surrogate come l'assistente infermiere. Queste non sono risposte istituzionali adeguate, bisogna subito adottare nella legge di bilancio concrete azioni per attrarre e trattenere i nostri professionisti sanitari, elaborando un chiaro progetto per favorire il ritorno dei nostri colleghi che lavorano all'estero».
Nursing Up chiede di investire "senza mezzi termini" su chi conosce già il sistema sanitario italiano: «Non si tratta di essere contrari agli stranieri, ci mancherebbe, ma di fare investimenti e scelte politiche a lungo termine, basta con la politica miope e di basso raggio d'azione. Ribadiamo che la "vera" emergenza è quella che riguarda infermieri e professionisti sanitari del comparto, è su questi professionisti che bisogna agire celermente».