Provincia / Il tema

La Lega vuole la giunta Fugatti 3, Bisesti: «Serve il terzo mandato per il presidente»

Il capogruppo provinciale pone il tema dopo la batosta subita con la legge regionale sui comuni che impedisce la terza elezione a primo cittadino nei centri otlre i 15 mila abitanti: «Non so se Fugatti sarà disponibile a ricandidarsi, ha ancora quattro anni davanti, ma ritengo che si debba prevedere»

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di Luisa Maria Patruno

TRENTO - «Pongo la questione del terzo mandato del presidente della Provincia perché per noi della Lega è un tema su cui la coalizione si dovrà confrontare». Mirko Bisesti, capogruppo della Lega in consiglio provinciale, rompe gli indugi e a pochi giorni dalla bocciatura in consiglio regionale del terzo mandato, proposto dalla Lega, per i sindaci dei grandi comuni, non ha paura di rilanciare subito e apertamente l'obiettivo dei tre mandati per i governatori, che il Carroccio coltiva da tempo non solo in Trentino, ma anche in Veneto e in Friuli Venezia Giulia.

Oggi la legge elettorale provinciale pone il limite dei due mandati e quindi nel 2028, anche volendo, Fugatti non potrebbe ricandidarsi a meno che prima - appunto - non venga modificata la legge. Bisesti ne aveva parlato già a fine settembre sull'Adige, commentando il medesimo dibattito aperto in Friuli dal presidente leghista Fedriga, ma ora ha deciso di porre ufficialmente il tema agli alleati.

Del resto ieri sul Corriere del Trentino è stato lo stesso presidente Fugatti a dichiarare al riguardo che: «Il tema prima o poi verrà posto da qualcuno».

Capogruppo Bisesti, dunque è lei a porre subito la questione del terzo mandato per il presidente Fugatti?

Non so se Fugatti sarà disponibile per un terzo mandato. È stato rieletto da un anno e ne ha ancora quattro davanti, ma da capogruppo della Lega ritengo che si debba prevedere la possibilità di un terzo mandato per il presidente della Provincia, così come lo abbiamo rivendicato tre giorni fa in consiglio regionale per i sindaci. In coerenza. Penso che sia assolutamente giusto che venga data la possibilità di un terzo mandato. È una questione di principio.

Nel voto per il terzo mandato dei sindaci non è andata come volevate e si è avuto un assaggio di come la pensano i vostri alleati, non solo Fratelli d'Italia, ma anche la Civica. Cosa vi fa pensare che ci possa essere invece un'apertura sul terzo mandato del presidente della Provincia?

Io ci credo, sono fiducioso. Vedremo tra qualche giorno. Penso ci sia tutto il tempo in maggioranza per confrontarsi. I consiglieri provinciali e i movimenti di riferimento possono ritenere che sul tema ci sia una dinamica assolutamente locale non nazionale, perché è una questione di buona amministrazione. Quindi vedremo cosa diranno Fratelli d'Italia e gli altri.

Franca Penasa, che è in Commissione dei 12 per FdI, ha detto che la norma di attuazione per la competenza sull'ordinamento dei comuni, su cui si è astenuta, apre la strada al terzo mandato del governatore. L'avete voluta per questo?

Quella norma di attuazione riguarda i comuni e non appena sarà approvata dal Consiglio dei ministri, dopo le elezioni del 4 maggio prossimo, potremo tornare a discutere di mandati. Ma è chiaro che se il principio è valido per i sindaci allora non è diverso per l'elezione del presidente della Provincia.

Lei vuole i tre mandati per i grandi comuni e la Provincia ma era contrario ad eliminare i limiti per i comuni sotto i 5.000 abitanti e ha votato contro la legge. Perché?

Eliminare ogni limite è una norma sbagliata. Non puoi consentire che una persona rimanga sindaco 30 anni non ci sarebbe più ricambio. Sarei stato favorevole a un limite di quattro mandati se tre non andavano bene. Non di più.

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