Alternative all'inceneritore, Avs plaude a Ianeselli sull'ipotesi gassificatore
Alleanza Verdi e Sinistra accoglie positivamente le dichiarazioni del sindaco e rilancia una soluzione tecnologica più sostenibile, "che non produce emissioni e permette addirittura la produzione di idrogeno"
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TRENTO - Alleanza Verdi e Sinistra fa sapere che accoglie positivamente le dichiarazioni del sindaco Franco Ianeselli, che si è detto favorevole all'adozione della "miglior tecnologia esistente" per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
"L'annuncio segna un punto di svolta importante, allontanandosi progressivamente dall'idea dell'inceneritore e aprendo a soluzioni tecnologiche più sostenibili. In questo senso, va nella direzione indicata dal professor Crema, che nel suo studio commissionato dalla Provincia ha evidenziato i vantaggi della gassificazione: una tecnologia che non produce emissioni e permette addirittura la produzione di idrogeno", si legge in una nota firmata da Renata Attolini, segretaria provinciale di Sinistra italiana, e Lucia Coppola e Andreas Fernandez, portavoci di Europa Verde.
"L'obiettivo di Alleanza Verdi e Sinistra - si legge ancora nella nota - è chiaro: gestire i rifiuti secondo un modello di economia circolare. Le proposte sono articolate in quattro punti strategici:
- Ridurre alla fonte la produzione di rifiuti, agendo sugli imballaggi e promuovendo materiali ecosostenibili.
- Potenziare la raccolta differenziata e le pratiche di riciclaggio.
- Gestire il ciclo dei rifiuti a livello provinciale o, meglio ancora, regionale, attraverso un processo decisionale partecipativo.
- Scegliere la soluzione meno impattante dal punto di vista ambientale per la chiusura del ciclo.
Sugli impianti di incenerimento viene ribadita la contrarietà, per ragioni tecniche e ambientali. "L'incenerimento richiede un apporto costante di rifiuti, ossigeno e gas metano, rilasciando consistenti quantità di CO2, un importante gas climalterante.
Dal momento che le discariche, altamente inquinanti, sono fuori discussione e che ogni territorio dovrebbe essere in grado di controllare il ciclo fino alla chiusura, si deve pensare ad un trattamento del residuo che preveda anche tecnologie che non richiedano l’apporto continuo di rifiuti e di ossigeno, producano materiali idonei al riutilizzo ed energia pulita, non producano emissioni", conclude il comunicato.