Alla Provincia 617 mila euro dal ministero per il reinserimento sociale dei detenuti
Il finanziamento consentirà anche di costituire un gruppo di professionisti, tra cui assistenti sociali, educatori e mediatori culturali, per accompagnare i detenuti in un percorso personalizzato. L'assessore Tonina: "Crediamo che ogni persona meriti una seconda opportunità"
SPINI Vicino al carcere una pizzeria per far lavorare i detenuti
IL PUNTO Il garante dei detenuti esamina la situazione a Spini
TRENTO - Cassa delle ammende, ente del ministero della Giustizia, ha accordato alla Provincia autonoma di Trento un finanziamento di 617.000 euro per l'attuazione del programma "La programmazione integrata per il reinserimento sociale".
La giunta provinciale - informa una nota - ha dato il via libera allo schema di convenzione per l'ottenimento delle risorse, che andranno a finanziare un progetto triennale finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti realizzato dal Servizio politiche sociali in partenariato con il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, l'Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna e il Centro per la giustizia minorile.
"Crediamo che ogni persona meriti una seconda opportunità e con questa progettualità integrata intendiamo consolidare la rete di servizi e offrire strumenti e occasioni concrete per favorire il ritorno alla vita attiva di chi ha scontato la propria pena, promuovendo inclusione sociale e recupero personale", ha affermato l'assessore alle politiche sociali Mario Tonina.
Il finanziamento consentirà la realizzazione di diverse azioni specifiche. In particolare verrà costituito un gruppo di professionisti, tra cui assistenti sociali, educatori e mediatori culturali, per accompagnare i detenuti in un percorso personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo.
Saranno potenziati i servizi socio-assistenziali con l'offerta di supporto per lo sviluppo di competenze professionali, il ricongiungimento familiare e la ricerca di soluzioni abitative adeguate. Il progetto prevede inoltre il rafforzamento degli sportelli informativi presenti all'interno della struttura penitenziaria al fine di garantire ai detenuti informazioni e supporto durante l'intero processo di reinserimento.