Istituzioni / L'intesa

Via libera alla "rivoluzione" sui rifiuti: nascerà il nuovo consorzio trentino

Provincia e autonomie locali siglano l’intesa sull’Egato, l'ente che coinvolge piazza Dante, Comuni e Comunità di valle per una gestione coordinata del ciclo nell'intero territorio e anche per la progettazione del futuro impianto di trattamento del residuo. Transizione da completare entro cinque anni

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TRENTO - Via libera in Trentino alla gestione associata della filiera integrata dei rifiuti urbani.

Oggi la firma per il processo che cambierà lo scenario nei territori, cambieranno medalità e soggetti cui i cittadini si rapporteranno in questo importante anello del rapporto con le istituzioni.

Alla presenza del presidente Maurizio Fugatti, dell’assessore Giulia Zanotelli e del presidente del Consiglio delle autonomie locali Paride Gianmoena è stata infatti siglata, riferisce una nota stampa della Provincia, l’intesa sulla convenzione per attivare l’Egato Trentino, ovvero il consorzio che coinvolge l’amministrazione provinciale, i Comuni e le Comunità di valle per il coordinamento delle funzioni e le attività connesse al ciclo dei rifiuti, compresa la progettazione dell’impianto di chiusura del ciclo.

“Questa firma rappresenta un momento cruciale per il futuro della gestione dei rifiuti in Trentino, con l’impegno di garantire una gestione sostenibile e integrata che rispetti le esigenze ambientali e sociali del territorio”, commenta Fugatti. “Si tratta - aggiunge - di un passo in avanti molto importante, raggiunto attraverso il confronto nella sede del Consiglio delle autonomie locali e con la partecipazione di tutti i Comuni e le Comunità di valle. L’obiettivo è dare concretezza a una scelta strategica, di serietà e responsabilità, che la nostra terra di autonomia compie anche sul tema dei rifiuti”.

Ora si vedrà concretamente come saranno riorganizzati i vari ambiti e quale sarà il punto di caduta nella scelta del tipo di impianto (inceneritore o rigassificatore) e della sua ubicazione per la quale sembra prevalere l'orientamento di usare l'area della discarica a Ischia Podetti. La stessa zona già individuata vent'anni fa quando fu pensato dalla giunta Dellai, ma poi stoppato dalle forti proteste sociali, un inceneritore.

L’assessore Giulia Zanotelli, riferisce ancora l'ufficio stampa provinciale, parla di “un ulteriore risultato significativo verso la progettazione e la realizzazione dell’impianto che consentirà la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio provinciale. Un traguardo frutto di un importante lavoro congiunto che ha visto coinvolti Comuni, Comunità e Provincia.

L’Egato infatti - precisa l’assessore - garantirà una gestione più efficiente e uniforme della filiera dei rifiuti. Riguardo nello specifico alla chiusura del ciclo, la nostra volontà è dare attuazione alla nuova infrastruttura il più rapidamente possibile, sempre lavorando in stretta collaborazione con gli enti locali”.

“La firma dell’intesa raggiunta tra il Consiglio delle Autonomie locali e la Giunta provinciale rappresenta l’esito di un lavoro importante, portato avanti con l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti e allo stesso tempo cercare anche di valorizzare le esperienze positive oggi presenti nel territorio trentino nell’ambito dei servizi ambientali. Certamente i futuri organi di governo dell’Egato avranno gli strumenti per raggiungere obiettivi rilevanti per la gestione della filiera integrata dei rifiuti in ottica di sostenibilità e responsabilità”, commenta per parte sua il presidente del Cal Paride Gianmoena.

L’intesa siglata oggi, già condivisa nei contenuti nelle settimane scorse presso il Cal, indica le modalità con le quali piazza Dante e gli enti locali esercitano in forma associata le funzioni e le attività in materia di gestione integrata dei rifiuti urbani, comprensiva delle fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento.

Si prevede inoltre che tra le varie funzioni dell’Egato Trentino vi sia quella di definizione dei sub-ambiti entro il termine del periodo transitorio, previsto dalla legge in un massimo di cinque anni, tenuto conto delle specificità territoriali e di natura socio-economica.

Nello specifico, i sub-ambiti rappresentano articolazioni dell’Egato Trentino con autonomia gestionale ed organizzativa, ivi compresa la competenza sugli affidamenti del servizio.

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