Val di Non / La tragedia

L'addio a Claudio Andriollo, mistero sulle cause dell'esplosione in casa a Mollaro

I funerali del settantaduenne nel primo pomeriggio nella parrocchiale, comunità affranta per la morte di un compaesano noto e stimato. Gli inquirenti proseguono le verifiche per comprendere che cosa abbia originato lo scoppio: nessun ordigno bellico (quelli collezionati erano tutti inerti), né un malfunzionamento degli impianti domestici e niente fuga di gas

LA TRAGEDIA Esplosione in casa: Mollaro sotto choc per la morte di Claudio Andriollo

TRENTO - Nessun ordigno bellico, nessun malfunzionamento degli impianti e nessuna fuga di gas. Questi gli elementi che appaiono certi agli occhi dei carabinieri della compagnia di Cles, delle stazioni nonese e del comando provinciale con il comandante del nucleo investigativo, il tenente colonnello Piermarco Borettaz, a cui sono state affidate le indagini - ancora in corso - sull'esplosione avvenuta a Santo Stefano in via del Capitello a Mollaro.

C'è massimo riserbo però sull'origine dello scoppio che, avvenuto tra le mura domestiche, si è rivelato fatale per Claudio Andriollo, 72 anni.

Spetterà infatti ai militari dell'Arma, supportati dagli elementi raccolti dai vigili del fuoco di Taio, i permanenti di Trento ma anche dai tecnici di Novareti, ricostruire la dinamica e cosa stesse maneggiando l'uomo prima del terribile fatto poco prima di mezzogiorno.

Gli accertamenti l'altroieri, sul luogo dell'esplosione, sono stati effettuati anche dagli artificieri arrivati da Bolzano con un'equipe. Non ci sono certezze su che cosa gli sia scoppiato, molto probabilmente, tra le mani. Sono pochi i dubbi sul fatto che si tratterebbe dunque di un incidente domestico.

È stato accertato però come tutti i numerosi reperti trovati nella palazzina risultassero inerti. Ma le verifiche procedono su più fronti per riuscire a risalire a quegli ultimi istanti del 72enne, morto sul colpo nella sua abitazione.

Per la vittima, grande appassionato di ordigni, proiettili ed altra attrezzatura dei due conflitti mondiali - che lui collezionava - oggi pomeriggio si terrà l'ultimo addio. La salma è stata restituita ieri ai familiari soltanto dopo il nulla osta dell'autorità giudiziaria.

Il funerale si svolgerà oggi, sabato 28 dicembre, alle 14.30 a Mollaro, con partenza dalla chiesa parrocchiale. Il rosario invece verrà recitato alle 14, subito prima della cerimonia.

Profondo il dolore nei cuori non solo dei familiari, dell'attuale compagna, la sarta e stilista clesiana Ivana Penasa e delle figlie Natasha e Ingrid, ma anche di un'intera comunità. La famiglia di Claudio Andriollo, con radici in Valsugana, si era trasferita da tre generazioni nell'abitato noneso, dove lui viveva da solo.

Per anni responsabile dei cantieri della Ices di Spormaggiore, aveva fatto parte degli Schützen trentini, con la compagnia di Mezzocorona.

Una persona sicuramente conosciuta e stimata.

L'altroieri, fuori dalla sua abitazione, soltanto la desolazione e il silenzio dopo il botto. A terra i vetri in frantumi.I primi ad accorrere erano stati due vicini di casa, tra cui un vigile del fuoco, che però nulla hanno potuto fare di fronte a una tragedia che mai nessuno si sarebbe aspettato. Per alcuni il rumore improvviso è stato scambiato per lo scoppio di petardi.

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