Il maltempo blocca le ricerche del secondo alpinista inglese sull'Adamello
Oggi, giovedì 9 gennaio, impossibile l'intervento dei soccorritori sulle tracce del 35enne Aziz Ziriat. Ieri alla base della parete sud del Carè Alto è stata trovata la salma del suo amico Samuel Harris: è precipitato tra le rocce per 60 metri, poi la nevicata ha sepolto il corpo
RICERCHE Adamello, trovato il corpo senza vita del 36enne Samuel Harris
TRENTO - Resterano sospese per il forte maltempo, oggi, giovedì 9 gennaio, le ricerche, interrotte ieri pomeriggio, del secondo alpinista inglese disperso sull'Adamello, Aziz Ziriat. La salma del suo compagno di escursione, il 35enne Samuel Harris (a destra nella foto), è stata trovata sotto la neve ieri mattina, ai piedi di un salto di roccia, alla base della parete sud del Carè Alto, a circa 2.600 metri di quota.
L'ipotesi è che l'alpinista londinese sia precipitato fra le rocce per diverse decine di metri, forse una sessantina. Ora non si esclude che anche il compagno di escursione sia caduto dallo stesso punto. L'incidente potrebbe risalire al pimro gennaio, ultimo giorno in cui i due amici avevano dato notizie a casa via telefono.
Nell'area successivamente, un paio di giorni fa, ha nevicato e per questo il corpo di Harris era sepolto nella neve. Esclusa, invece, date le condizioni nivometeo, l'ipotesi di una slavina all'origine del decesso.
Le ricerche erano cominciate l'8 gennaio, quando scattò l'allarme perché i due non avevano preso il volo per Londra da Verona.
Inizialmente i soccorritori si sono recati a Casina Dosson dove i due alpinisti avevano pernottato tra il 31 dicembre e il primo gennaio: qui sono stati rinvenuti i loro zaini. Sempre da qui i due alpinisti avevano inviato ai familiari gli ultimi messaggi con foto e video.
Ieri, il corpo senza vita di Samuel Harris è stato recupero dall'elicottero e trasferito a Spiazzo, per essere affidato al carro funebre.
Date le condizioni meteo estreme in zona, ora si teme per il destino di Aziz Ziriat, 36 anni, anche lui londinese. La speranza è che possa aver trovato riparo in un altro bivacco della zona e che non abbia le forze per spostarsi.
Oggi le condizioni meteorologiche rendono impossibili, perché troppo pericolose, sia azioni via terra sia l'intervento dell'elicottero, che ieri aveva portato in quota e quindi a valle una quindicina di soccorritori.
Domani, 10 gennaio, il tempo dovrebbe migliorare e le ricerche riprenderanno. Alle operazioni partecipano gli operatori del Soccorso alpino e speleologico del Trentino, il Soccorso alpino della finanza, i vigili del fuoco e i carabinieri.
A Spiazzo sono arrivati dall'Inghilterra familiari e amici dei due alpinisti: per loro queste sono ore terribili di dolore e di ansia. Sul posto anche il team di assistenza di Psicologi dei popoli.